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C’è almeno un maggiorenne coinvolto nell’indagine sugli orrori di Caivano. Il ragazzo avrebbe registrato con il proprio cellulare le violenze ai danni delle bambini di 10 e 12 anni consumate nell’ex centro sportivo Delphinia con l’intento – questa è la pista che stanno seguendo gli investigatori – di vendere i filmato in un mercato ancora tutto da esplorare.

Caivano, un maggiorenne dietro i video delle violenze sulle cuginette

A lavoro per districare tutti i nodi della vicenda ci sono tre uffici inquirenti.
Innanzitutto la Procura per i minori guidata da Maria De Luzenberger che ha deciso di sospendere la responsabilità genitoriale per la madre di una delle due piccole abusate. Poi la procura di Napoli Nord, guidata da Maria Antonietta Troncone, che è a lavoro per individuare le responsabilità di uno o più maggiorenni coinvolti.

Infine, c’è l’inchiesta condotta dalla pm della Procura di Napoli Barbara Aprea che dovrà accertare su quanti cellulari è finito il video delle violenze e a quali fini. Se, insomma, si è configurato anche il reato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Intanto, l’attenzione sul degrado al Parco Verde di Caivano resta alta. Ieri la seconda operazione ad “alto impatto” ha portato però a magri risultati. “Eviterei la logica dei blitz – ha commentato dalle colonne del corriere della Sera De Luca. “Si rischia – ha concluso il governatore – di produrre più fastidi per centinaia di persone che risultati concreti”.

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