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Sono trascorsi due giorni dalla nube tossica innescatasi in provincia di Napoli, a Caivano. Giornali e social sono stati inondati di foto che ritraevano la colonna di fumo visibile in lontananza da molte zone della Campania. Ora sono in molti a riscontrare le ripercussioni sull’aria, nell’area giuglianese tanti cittadini scrivono di sentire uno strano odore di plastica bruciata.

Duro il monito del ministro Sergio Costa: “Bisogna fare presto”. Lo stesso chiede misure straordinarie e urgenti. È alto l’allarme per i veleni nell’aria, agli abitanti nella zona dell’emergenza l’Asl suggerisce di non uscire e di lavare la frutta con cura e, negli ospedali, chiude o comunque mette in sicurezza i condizionatori e dirotta i pazienti con un trama, soccorsi dal 118, verso altri presidi.

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