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Si chiamava Gino Granese e aveva appena 48 anni l’uomo di Battipaglia morto dopo un malore. Si era recato in ospedale accusando un dolore al petto, ma è stato ugualmente dimesso ed è spirato poco dopo. La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo d’inchiesta.

Battipaglia, Gino Granese accusa un dolore al petto e muore

L’inizio della vicenda risale al 15 marzo. Gino accusa un malore, avverte un dolore al petto e si reca all’ospedale “Santa Maria della Speranza”. Viene sottoposto a una serie di accertamenti ma il personale medico non decide per il ricovero. Il 48enne torna così a casa, in via De Nicola, ma la mattina dopo, 16 marzo, muore poco dopo stroncato da quello che sarebbe un infarto. I familiari, sconvolti, decidono di sporgere denuncia ai carabinieri.

Aperte le indagini

Dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura della Repubblica di Salerno ha deciso di aprire un’inchiesta per fare luce sulla vicenda. Perché è stato dimesso? Perché in ospedale nessuno si è accorto, dopo gli accertamenti, dell’imminente infarto che stava per colpire Gino Granese? Tutti interrogativi a cui cercherà di dare una risposta l’organo inquirente della procura salernitana. Intanto la salma è finita sotto sequestro, in attesa dell’esame autoptico.

Il lutto sui social

La notizia della morte del 48enne ha fatto il giro dei social e della comunità di Battipaglia, gettando nello sconforto e nell’incredulità amici e parenti. “Sto qui a pensare che non ci sei più – scrive Raffaele su Facebook – oggi è stato molto peggio di ieri ogni secondo della mia giornata ho pensato a noi alle cose belle..eravamo pappa e ciccia. Sppi che una parte di me e volata via con te”.

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