Ancora una volta sotto i riflettori finisce “American Auto”, rivendita di auto usate con sede a Bacoli, guidata da Michele Ioffredo. L’imprenditore era già finito nel mirino della polizia metropolitana lo scorso gennaio, quando un’inchiesta aveva portato alla luce casi di chilometraggi manipolati e numeri di telaio falsificati. Quelle irregolarità avevano comportato un’ordinanza comunale di chiusura dell’attività. Adesso nel mirino della giustizia la presunta vendita di auto “fantasma”, come riportato da Il Mattino.
Bacoli, nuovi guai per “American Auto”: scattano due denunce per truffa
Nel dettaglio – sempre come riporta Il Mattino – due clienti lo hanno denunciato per truffa, sostenendo che avrebbe incassato gli acconti senza poi consegnare le vetture. In uno dei casi, la vicenda ha assunto toni ancora più gravi: una donna di 44 anni di Napoli, intervenuta per aiutare il genero rimasto bloccato nella trattativa, afferma di essere stata minacciata. Secondo il suo racconto, Ioffredo avrebbe impugnato una penna e, con frasi dal tono inequivocabile come «Non sai chi sono io, ti faccio vedere quello che faccio», avrebbe cercato di intimidirla.
Il racconto della vittima
La donna ha sporto denuncia ai carabinieri di Bacoli lo scorso 1° luglio. Tutto sarebbe iniziato a marzo, quando il genero, navigando sulla pagina TikTok di American Auto (oltre 162mila follower e 1,3 milioni di “mi piace”), aveva adocchiato un’Audi A3 diesel. Dopo una trattativa rapida, le parti avevano concordato un anticipo di 1.000 euro e un saldo di 4.800 euro. Ma al momento del passaggio di proprietà, il venditore avrebbe cambiato idea, sostenendo che il prezzo fosse troppo svantaggioso per lui. Proposta alternativa: un’Alfa Romeo Giulietta, affare che però non si è mai concretizzato.
La 44enne si è rivolta anche all’avvocato Hamida Meghrebi, che segue pure un altro caso simile. Protagonista, un 54enne della provincia di Salerno che aveva individuato una Land Rover Evoque in vendita da American Auto. Dopo aver dato in permuta la sua Mercedes, aveva versato due acconti — 800 euro e 3.350 euro — ma l’auto non è mai arrivata. A fine maggio aveva tentato più volte di chiudere l’acquisto, ma senza successo. Secondo la denuncia alla Guardia di Finanza, da giugno Ioffredo non avrebbe più risposto alle chiamate, né ai messaggi via SMS o WhatsApp. Un quadro complesso e pesante, in cui, a sparire, non sarebbero solo i chilometri delle vetture.