Assegno Unico per i figli, c’è il via libera del Consiglio dei Ministri. Il nuovo sostegno, approvato oggi 18 novembre, andrà in vigore a partire dal mese di marzo 2022. Ora manca solo l’approvazione delle Camere per il via libera definitivo. L’assegno per i figli andrà a sostituire tutte quelle misure già presenti: bonus bebè, assegno familiare ecc. 

A chi spetta

Il nuovo sostegno statale  sarà destinato a tutte le famiglie con figli a partire dai 7 mesi di gravidanza fino ai 21 anni di età (purché studino o stiano cercando lavoro). Dunque, l’assegno unico è destinato sia ai lavoratori autonomi che a quelli dipendenti con uno o più figli a carico.

Assegno unico, gli importi

L’importo pieno è pari a 175 euro per ogni figlio minorenne a carico per chi ha un Isee fino a 15mila euro, superata tale soglia l’assegno andrà a calare progressivamente fino a raggiungere un minimo di 50 euro (25 per i maggiorenni) per Isee oltre 40mila o per chi non presenta l’indicatore della situazione economica familiare.

L’assegno terrà conto anche delle famiglie numerose e, a partire dal terzo figlio, è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee. Dal 2022 sarà prevista inoltre una maggiorazione forfettaria di 100 euro al mese per i nuclei con quattro o più figli. Prevista una ulteriore maggiorazione da 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano, che diminuisce al crescere dell’Isee fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro. Altri 20 euro al mese per ciascun figlio arriveranno alle mamme under 21, indipendentemente dall’Isee.

Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli: 105 euro al mese in più “in caso di non autosufficienza”, 95 euro al mese in più “in caso di disabilità grave” e 85 euro in più “in caso di disabilità media”.

Come fare domanda

Le domande potranno essere prestante a partire da gennaio 2022. Potranno essere inoltrate attraverso il sito ufficiale dell’Inps appena ci sarà il via libera definitivo. Non dovranno presentare alcuna domanda, invece tutti coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza. Per loro il sostengo sarà erogato d’ufficio.

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