Ha sconvolto tutta Italia la storia dell’asilo milanese dove i Carabineri hanno scoperto una serie di maltrattamenti continui e ripetuti da parte del titolare e della direttrice. Nei filmati realizzati da una telecamera nascosta lei prende per le orecchie e strattona un bimbo fino a dargli un morso sul collo.

Durante le indagini, coordinate dal pm Gianfranco Gallo, i militari hanno monitorato per tre mesi tutto ciò che accadeva nella scuola e assistito a insulti e botte, minacce e privazioni. Almeno venticinque gli episodi, con vittime bambini di età tra i 10 mesi e i 3 anni. Le rilevazioni sono proseguite fino all’episodio più grave, quello che ha fatto scattare l’arresto. È il 27 luglio, nell’area giochi dell’asilo la Ceres sgrida un bambino di due anni. Esasperata, la donna perde il controllo: inizia a inveire e tirare le orecchie al piccolo, alla fine lo morde su una guancia, vicino al collo. I militari vedono in diretta la scena e decidono di intervenire subito.

LA DESCRIZIONE DELLA SCENA: La «maestra» ha appena invitato un bambino di due anni a prendere una bottiglia d’acqua e poggiarla sul tavolo. Il piccolo esegue. Ma non come dovrebbe, almeno secondo la donna che lo obbliga a ripetere il gesto. Il bambino si ferma, non sa cosa fare. Di nuovo afferra la bottiglia e la deposita. Non va ancora bene. Lei gli urla «demente». Gli tira le orecchie. D’improvviso si abbassa e lo azzanna sulla guancia, come confermato dal medico legale e dagli esami nella clinica pediatrica De Marchi.

LE DICHIARAZIONI. Al Giornale la donna di origini campana ha dichiarato che lo faceva perché questo era il suo metodo educativo, i bambini devono essere educati con severità e durezza”

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