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La peste suina africana è arrivata in Campania. Nel salernitano sono state infatti trovate dai carabinieri le carcasse di cinque cinghiali morti – come si è successivamente accertato – proprio per aver contratto la malattia.

Allarme peste suina in Campania, trovati cinque cinghiali morti

Il ritrovamento dei cinghiali in avanzato stato di decomposizione è avvenuto il 20 maggio presso la foresta Cerreta Cognole. I resti sono stati subito trasferiti presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno che, con indagini biomolecolari, hanno dato esito positivo per la presenza del virus della peste suina africana.

La positività è stata confermata poi dal Centro di referenza nazionale di Perugia e, immediatamente, è stata convocata e disposta l’Unità di crisi locale e regionale alla presenza del Commissario straordinario per la Peste suina africana, del Centro di referenza nazionale e della Direzione generale della sanità animale del ministero della Salute.

Di che virus si tratta

Il virus – va specificato – è innocuo per l’uomo, ma la trasmissione pur limitata agli animali può generare importanti disagi socio-economici sia per i costi legati alle misure di controllo, restrizioni, spostamenti di di maiali, cinghiali selvatici e loro prodotti sia perché la mortalità negli animali infettati è molto elevata.

La malattia già presente in Italia, in particolare in Sardegna da decenni e da inizio 2022 in Liguria e poi in Piemonte, nel Lazio e ultimamente in Calabria, si sta diffondendo in particolare attraverso i cinghiali selvatici. Ora anche in Campania scatteranno controlli a tappeto.

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