Per 27 volte aveva fatto il pieno, in diversi distributori di carburanti, usando delle carte clonate. Ad ogni transazione, poi, inseriva dei codici, inviategli via Telegram, ottenuti dopo aver effettuato un pagamento in bitcoin. Con questa “tecnica” un 26enne di Napoli avrebbe rubato 12mila euro in carburanti.

Acerra, 12mila euro in carburanti con il trucco delle carte clonate: nei guai 26enne

Il giovane è stato individuato e denunciato per la falsificazione di carte di credito nonché sanzionato per violazioni della normativa A.D.R. per il trasporto di merci pericolose, l’inidoneità del veicolo per il trasporto delle sostanze e la mancanza di autorizzazioni, con ritiro della carta di circolazione e della patente di guida ai fini della sospensione.

Nello scorso mese di marzo il rappresentante legale di una società con sede in Acerra (Na) denuncia alla Polizia di Stato la clonazione e l’indebito utilizzo di alcune carte carburante elettroniche aziendali.

Gli investigatori della Sottosezione Polizia Stradale di Fuorigrotta iniziano le indagini alla ricerca di chi avesse sottratto dal conto corrente bancario intestato all’azienda del denunciante un importo di circa € 12.000 con 27 operazioni fraudolente effettuate con le carte carburante clonate.

I poliziotti, attraverso la compagnia petrolifera, riescono quindi ad individuare i distributori dove era avvenuto l’acquisto del carburante e a ricostruire gli eventi. Dall’analisi delle immagini di videosorveglianza acquisite e dalle prove raccolte, notano un autocarro Fiat Ducato, di colore bianco e con targa di nazionalità polacca, il cui conducente, si scoprirà, era solito rifornire due cisterne dalla capienza di circa 1000 litri cadauna, poste all’interno dello stesso, utilizzando come metodo di pagamento delle carte di credito risultate clonate. 

I controlli

Gli accertamenti proseguono fino a venerdì quando gli operatori intercettano e controllano il veicolo in questione nei pressi dello svincolo Tangenziale di Fuorigrotta. Nel vano di carico vengono trovate due cisterne di plastica, con una capacità di 1000 litri ciascuna, mentre nell’abitacolo scoprono altre due taniche di plastica di 10 litri cadauna per un carico effettivo di 1920 litri di carburante. All’interno del furgone anche 8 ricevute di carburante ed il telefono del conducente.

Ulteriori indagini, fanno sapere i poliziotti, sono in corso per individuare le persone che hanno subìto altri addebiti fraudolenti per l’acquisto di carburante sequestrato e per appurare in che modalità sono avvenuti i pagamenti, avendo notato che i codice per poter concludere illecitamente le transazioni erano stati inviati al 26enne via Telegram dietro pagamento effettuato mediante ricarica di bitcoin.

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