Nuovo colpo al clan Licciardi di Napoli. Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 21 indagati. Sono scattate 19 misure in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Cinque dei destinatari sono già in carcere.
Napoli, colpo al clan Licciardi: 21 arresti in un maxi-blitz all’alba
Gli indagati – nell’ambito del clan Licciardi (alleanza di Secodigliano) – sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “estorsioni”, “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, “ricettazione” ed “evasione”, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
I Licciardi sono considerati uno dei tre pilastri dell’Alleanza di Secondigliano insieme al clan Mallardo di Giugliano e ai Contini. Da sempre radicati nei quartieri a nord di Napoli, hanno nel traffico di droga e nel racket le loro principali attività illegali. La loro storica roccaforte è la Masseria Cardone. Il fondatore della cosca, Gennaro Licciardi, defunto nel 1994, era soprannominato “a scigna” per le sue capacità di arrampicarsi sui balconi quando da piccolo svaligiava gli appartamenti.







