Si è conclusa ieri una intensa e complessa istruttoria durata poco meno di 2 anni che ha fatto luce sulla tragica morte di Ciro Liotto, il 38enne morto in un tragico incidente in ascensore a Giugliano la Vigilia di Natale del 2021 a Giugliano in uno stabile di via Aviere Mario Pirozzi. Il Tribunale di Napoli nord- GM Napolitano ha accolto le richieste del Pubblico Ministero, la dottoressa Valeria Vinci e del difensore della parte civile, l’avvocato Alessandra Pellegrino, condannando a tre anni di reclusione tre persone.
Giugliano, 38enne morto schiacciato dall’ascensore: arrivano tre condanne
Si tratta di A.P., proprietaria e amministratrice del condominio, difesa dall’avvocato Luigi Poziello; del signor M.R., titolare della ditta di manutenzione dell’ascensore condominale, difeso dall’avvocato Vincenzo di Vaio, e di A. P., legale rappresentante della ditta chiamata a sostituire un componente elettrico dell’ascensore, difeso dall’avvocato Vincenzo Oliva.
Gli imputati sono stati altresì interdetti dai pubblici uffici per anni cinque e condannati in solido al risarcimento del danno in favore della parte civile. Sempre in accoglimento delle richieste del pubblico ministero, cui si è associata alla difesa di parte civile, è stato assolto Giuliano C. per non aver commesso il fatto, difeso dall’avvocato Pasquale Pianese. L’istruttoria, attraverso l’ascolto di molteplici condomini, consulenti tecnici, personale medico, operai delle ditte in questione, ha evidenziato la stretta correlazione tra la morte di Ciro, avvenuta a seguito di un gravissimo politrauma secondario a compressione toracica, e i comportamenti omissivi degli imputati.








