Anche nella sua ultima diretta Facebook da presidente della Regione, Vincenzo De Luca non ha risparmiato sorprese. Nel corso del suo consueto messaggio del venerdì – tradizione social che ormai mantiene da anni – il governatore uscente ha annunciato battaglie legali: “Ci prepariamo serenamente da buoni samaritani ad una prossima querela per diffamazione”. Il riferimento è al servizio che Report, nota trasmissione di inchiesta, dedicherà alle liste di attesa in Campania.
Campania, l’ultima diretta di De Luca da governatore: annuncia querele e attacca il centrodestra
“Non si sente il dovere di andare a parlare con i protagonisti – ha sottolineato – si compie un atto di cialtroneria, vuol dire che si vogliono costruire notizie false quado si annuncia che si fa un servizio clamoroso sulle liste di attesa senza aver mai parlato con la Regione Campania e dirigenti che se ne occupano, vuol dire che si è cialtroni“.
“Siccome io già sapevo che nei mesi dall’estate all’autunno ci sarebbero stati tentativi di speculazione in vista delle elezioni ho fatto un evento sulla liste di attesa – ha spiegato – in Campania non è manipolabile nulla perché i dati vanno direttamente sul cup. Da altre parti si fanno le truffe”. “Se noi troveremo un servizio che viene annunciato per domenica sera durante le elezioni e troveremo queste condizioni di falsificazione e scorrettezza – ha concluso – procederemo serenamente e rispettosamente per querelare per diffamazione”. De Luca sottolinea che tutti i dati “sono sul sito della Regione Campania”.
Attacchi al centrodestra: “Non siete fascisti ma cafoni”
Le ultime bordate, De Luca le riserva infine al centrodestra: “Devo segnalare che gli amici di Fratelli di Italia sono alla disperazione, sono ridotti a mentire in maniera spudorata. Questo è un atteggiamento che usavano nel Ventennio“. E poi parla del comizio del centrodestra per Edmondo Cirielli, quello in cui Meloni e gli altri leader del centrodestra hanno saltellato sul palco al grido di ‘chi non salta comunista è’. “Quando vengono in Campania si mettono sul palco a zompare, a parte l’estetica – dice De Luca – ho visto Tajani con la panza avanti che sembrava un baccalà – la mia critica non è rivolta al fascismo e antifascismo, la mia critica è più pesante, sono dei cafoni“, ha aggiunto. “Venire in Campania e comportarsi in quel modo significa avere disprezzo per la nostra dignità, per Napoli e la Campania – ha sottolineato – non è possibile e tollerabile. Siete cafoni, non fascisti, che è anche peggio”.





