Condanne confermate ma ridotte in appello per il gruppo accusato di far parte di un’organizzazione dedita al traffico di droga tra Marano e il basso Lazio, che operava con auto modificate e vani segreti per il trasporto degli stupefacenti. La sesta sezione penale della Corte d’Appello di Napoli ha emesso le nuove pene, tutte scontate rispetto al primo grado.
Droga da Marano al basso Lazio: condanne ridotte in appello per il traffico di sostanze su auto modificate
Condannati:
Aniello Prisco a 9 anni e 6 mesi (in primo grado 10 anni e 10 mesi);
Ferdinando Prisco a 4 anni e 8 mesi (da 5 anni);
Pasquale Moio a 5 anni e 10 mesi (da 7 anni);
Gaetano Simeoli a 5 anni (da 7 anni);
Giovanni Cuomo a 4 anni e 8 mesi (da 5 anni e 8 mesi).
Gli imputati restano ai domiciliari, in attesa del definitivo. Soddisfatto il collegio difensivo composto dagli avvocati Claudio Davino, Luigi Poziello, Francesca Davino, Antonio Dell’Aquila e Mauro Zollo.
Secondo la ricostruzione investigativa, l’organizzazione, disarticolata da un blitz nel giugno scorso, avrebbe gestito il traffico di hashish e marijuana provenienti da Fiumicino e diretti in Campania, per poi essere smistati nel basso Lazio, in particolare lungo il litorale di Formia.
La base logistica era una concessionaria a Marano, gestita da Aniello Prisco, dove sarebbero stati pianificati i carichi e le spedizioni tra il 2021 e il 2022. Durante le indagini, i militari sequestrarono oltre 200 chili di hashish, in quattro diverse operazioni, confermando la portata del traffico. La Procura aveva chiesto complessivamente 70 anni di carcere, ma la Corte ha ridimensionato le pene, riconoscendo alcuni attenuanti e la continuazione con precedenti condanne.