Risponde al nome di Nicola De Fenza, 63 anni, fabbro originario di Quarto, l’operaio morto nella giornata di ieri a Mugnano.
Mugnano, il volo da 7 metri e la corsa disperata in ospedale: Nicola muore a 63 anni
L’uomo stava effettuando lavori di coibentazione in un capannone di via Nenni 36, lungo Circumvallazione Esterna, quando è precipitato all’interno della struttura, riportando gravi ferite. Trasportato dai colleghi al Cardarelli, è deceduto poco dopo il ricovero.
Come riporta Il Mattino, De Fenza era impegnato nell’installazione di lamiere in ferro su un lucernario. Il capannone, un tempo sede della storica azienda Iris Pavimenti, è oggi di proprietà di una società riconducibile alla famiglia del rapper napoletano Geolier e destinato a ospitare attività commerciali legate al mondo della musica. I lavori di ristrutturazione erano stati affidati dalla società Palumbo a un’impresa terza, che a sua volta li aveva subappaltati alla ditta del figlio della vittima.

Le indagini
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Giugliano e la Polizia Scientifica, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, per accertare la dinamica dell’incidente e verificare eventuali violazioni in materia di sicurezza e regolarità amministrativa. Le prime indagini fanno emergere dubbi sulla presenza dei dispositivi di protezione individuale e sulla corretta messa in sicurezza del tetto, metà del quale risultava già completato.
I colleghi dell’operaio, in preda al panico, avrebbero trasportato autonomamente il 63enne in ospedale senza avvisare subito le autorità. Quando la Polizia è giunta sul luogo dell’incidente, non c’era più nessuno nel cantiere. Gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni e i responsabili delle ditte coinvolte, oltre a verificare la regolarità della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata al Comune e l’uso dei dispositivi di sicurezza, che secondo la Cgil sarebbero mancati. «Ancora una volta un lavoratore muore senza protezioni adeguate — denuncia il segretario Nicola Ricci —. Servono controlli più severi e costanti nei cantieri».