Un episodio medico decisamente insolito, ma fortunatamente conclusosi positivamente, si è verificato all’ospedale Pellegrini di Napoli. Un uomo è stato operato dopo che i medici hanno scoperto un tappo di bottiglia di metallo incastrato nel suo esofago.
Napoli, tappo di metallo incastrato nell’esofago: paziente salvato al Pellegrini
Il paziente si era recato al Pronto Soccorso del nosocomio del centro storico lamentando forti dolori al torace. Inizialmente, il personale sanitario ha eseguito tutti i controlli cardiologici di prassi per escludere la possibilità di infarto o ischemia. Gli esiti, tuttavia, sono risultati negativi.
Nonostante ciò, il dolore non cessava e il paziente riferiva fastidi anche durante la deglutizione. A quel punto, i medici dell’Unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso, diretta dal dottor Emilio Bellinfante, hanno deciso di approfondire la diagnosi con una radiografia del torace. L’immagine ha rivelato qualcosa di del tutto inatteso: un tappo di bottiglia metallico con bordo a corona era rimasto bloccato nell’esofago, probabilmente ingerito per errore diversi giorni prima.

Intervento riuscito
L’uomo è stato quindi trasferito all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia, guidata dal dottor Alberto D’Agostino. Qui è stato sottoposto a un’esofagogastroduodenoscopia d’urgenza, in anestesia profonda e con intubazione in sala operatoria. L’intervento endoscopico, condotto dal dottor Vittorio D’Onofrio — responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia — con la collaborazione delle infermiere Rosaria e Silvana Sarnelli e dell’équipe chirurgica, ha permesso la rimozione del corpo estraneo senza complicazioni.
«Grazie al lavoro congiunto di più reparti e al pronto intervento endoscopico, siamo riusciti a risolvere il caso nel migliore dei modi. Il paziente, dopo l’operazione, è tornato a casa in giornata senza conseguenze e con una completa remissione dei sintomi», ha commentato Maria Corvino, direttrice generale dell’ospedale Pellegrini. Un caso curioso e fortunatamente a lieto fine, che testimonia l’efficacia e la prontezza dell’équipe medica del presidio ospedaliero napoletano.