Un momento dei lavori di scavo, anche con le mani, dei soccorritori nell'area del parziale crollo della palazzina a Torre Annunziata (Napoli), 07 luglio 2017. In azione anche le unità cinofile della Protezione civile oltre ai cani dei Vigili del Fuoco. ANSA/ CESARE ABBATE

Si continua a scavare tra le macerie a Torre Annunziata. Il bilancio attuale, dopo il crollo avvenuto circa 10 ore fa, parla di otto dispersi (i nomi in basso), tra cui due bambini. In base alle ultime news, il sindaco Vincenzo Ascione ammette: “Erano in corso lavori di ristruttrazione”. Sul caso la Procura ha aperto un’inchiesta per crollo colposo.

La tragedia si è consumata questa mattina alle prime luci dell’alba, lungo la Rampa Nunziante, in zona Litoranea. Un boato improvviso ha svegliato il quartiere di Torre Annunziata, poi il crollo. Le cause restano ancora da chiarire. Sul posto sono giunti carabinieri, polizia e vigili del fuoco. Quattro ambulanze presenti sul posto.

Al momento della tragedia, all’interno del palazzo c’erano almeno due famiglie, tra cui sembra alcuni minori. A cedere gli ultimi due piani della palazzina. Sul posto anche una quindicina di cittadini volontari. Le forze dell’ordine stanno scavando tra le macerie a mani nude. Il primo bilancio parla di otto dispersi. Ma le ricerche procedono con cautela: vi sono infatti troppi carichi pendenti e si sta cercando prima di mettere in sicurezza l’area. Sul luogo del crollo sono sopraggiunti da poco il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli e il sostituto Andreana Ambrosino. La Procura di Torre Annunziata ha già aperto un fascicolo d’inchiesta per crollo colposo, ipotesi di reato alla quale si potranno aggiungere altre accuse.

Tra i dispersi c’è di sicuro la famiglia Guida, con il papà Pasquale, la moglie Anna Duccio, i figli Salvatore di 8 anni e Francesca di 11; loro abitavano al terzo piano, così come Pina Aprea, 65 anni sarta che viveva da sola. Al quarto piano, in un appartamento con un terrazzo, abitava l’architetto Giacomo Cuccurullo, della cui presenza in casa nessuno ha certezza, ma che il sindaco Vincenzo Ascione dice di non riuscire a contattare; con lui la moglie Adelaide La Iola, detta Edy e il figlio Marco, 25enne. Poco dopo le 17enne si era diffusa la voce del ritrovamento di Pina Aprea. Fatto poi smentito dal sindaco.

Si scava a mani nude a Torre Annunziata per cercare di recuperare i dispersi nel crollo del palazzo. Insieme alle Unità cinofile, la Protezione Civile della Regione Campania ha inviato sul posto altri quaranta volontari delle associazioni limitrofe.  La situazione è complessa a causa del completo sgretolamento dell’ala dell’edificio e per le parti pericolanti che incombono sui soccoritori. In vista della sera, si stanno predisponendo le attività necessarie come l’invio di gruppi elettrogeni e torri faro.

Sul posto anche il consigliere del Presidente De Luca alle emergenze di Protezione civile, Nello Di Nardo.

LE PRIME VITTIME. Alle 17.45 le prime due vittime sono state identificate sotto le macerie. Si tratta dei corpi di un maschio e di una femmina. I vigili del fuoco hanno disteso dei lunghi teli bianchi per coprire la zona delle ricerche. Una barella dell’ambulanza del 118 è stata fatta avvicinare al luogo del ritrovamento.

 

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