La seconda serie di “Gomorra” è da poco finita ma già si pensa alla terza serie le cui riprese dovrebbero iniziare a breve. Marco D’Amore, che sulla scena interpreta “l’immortale” Ciro Di Marzio, è stato intervistato in occasione del Giffoni Film Festival.  Qualche anticipazione sulla nuova serie c’è, anche se ovviamente molto velata: «Gomorra è un campo minato; è un progetto così ampio che va oltre i suoi personaggi. È un racconto epico, perfetto per Napoli. Per Ciro, però, l’Immortalità è una condanna: lui è già morto dentro, prima con l’omicidio della moglie e poi con la morte della figlia». 

Poi ha parlato del suo lavoro e del lavoro che c’è dietro l’interpretazione di un personaggio tanto complesso come quello di Ciro: «Come sono riuscito a girare le ultime scene della seconda stagione? Non so cosa voglia dire perdere un figlio e a dir la verità non mi piace spiegare di come cerco le emozioni. E’ un lavoro molto intimo. Per quella scena ho deciso di farmi crescere i capelli, che non ho, ho deciso di tornare da solo sulla tomba di Imma, dove avremmo girato la scena, ho pensato magari a dettagli banali. Lavoriamo su corde invisibili che fanno parte della nostra intimità. Voi spettatori dovete godere del risultato e non devi sapere cosa c’è dietro».

fonte: leggo.it

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