Qualiano. Mai più abbattimenti delle costruzioni abusive edificate sul territorio di Qualiano in zone libere da qualunque vincolo. La decisione è stata presa nell’ultimo Consiglio comunale, che ha deliberato  l’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili costruiti abusivamente,  seppure “per necessità”, ma senza alcuna concessione edilizia, per cui come prevede la legge, hanno come epilogo finale solo l’abbattimento.

 

Il provvedimento nasce dall’analisi che sul territorio di Qualiano,  non ci sono mai stati grossi abusi edilizi e che gli stessi riguardano per lo più  fabbricati residenziali di necessità. – argomenta il sindaco De Luca– Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo adottato un atto di fondamentale importanza, per la collettività qualianese, perché, l’immobile abusivo sequestrato non sarà abbattuto, ma acquisito al patrimonio comunale e potrà anche  essere dati in locazione, con il diritto di prelazione, agli stessi occupanti. – e conclude- Tale decisione andrà a soddisfare, in parte, anche la domanda di edilizia residenziale popolare di cui la nostra città al momento è priva”.

COMUNICATO STAMPA

 

Alla scelta deliberata dal Parlamentino civico faranno seguito una serie di atti, partendo da una delibera di Giunta, che detterà le linee guida e poi  uno studio, che andrà ad esaminare caso per caso ogni singola costruzione, per vagliare che non vi siano vincoli, né paesaggistici, archeologici, demaniali o di altra natura. 

 

Il sogno di tutti è avere una casa propria, ma è bene ricordare che vi è un iter da espletare seguendo le regole con la richiesta di concessione edilizia. Se questo non viene fatto la legge prevede solo l’abbattimento.” ricorda l’assessore all’Urbanistica, Davide Morgera

 

Dunque a Qualiano, solo in caso di persistenza di vincoli l’immobile sarà abbattuto, mentre tutti gli altri potranno sperare di rimanere nella loro casa esercitando il diritto di prelazione e pagando un fitto al Comune. “Meglio il fitto che vedere i sudori di una vita finire in macerie” chiosa il sindaco Ludovico De Luca.

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