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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca non usa mezzi termini. Poche ore prima del passaggio della Campania in zona arancione, in occasione di una visita in Cilento, avverte i campani: “Se siamo scriteriati, tra 15 giorni si richiude tutto”.

De Luca: se siamo scriteriati tra 15 giorni si richiude tutto

Da oggi, lunedì 19 aprile, la regione torna nella fascia di rischio intermedio dopo sei settimane di zona rossa. Ripartono migliaia di attività commerciali, tra cui barbieri, parrucchieri e centri estetici. Riprendono le lezioni in presenza le scuole medie e gli istituti superiori. Ma la curva dei contagi resta alta, nonostante l’abbassamento dell’Rt e la leggera riduzione dei ricoveri in terapia intensiva e in degenza ordinaria. I dati in bilico potrebbero proiettare la regione di nuovo in zona rossa a maggio.

“Dobbiamo fare molta attenzione, se apriamo in maniera scriteriata tra 15 giorni chiudiamo tutta Italia. La pandemia non è finita – ha detto De Luca – e io ritengo che uno degli errori del governo precedente sia stato seguire la linea delle mezze misure. Lo Stato, come apparati di sicurezza in relazione al Covid, non esiste. Non si vedono pattuglie che controllano chi è senza mascherina, si può pensare di avere migliaia di persone nel week end che girano in maniera incontrollata?”

Poi il governatore conclude: “Se lo Stato gira la testa dall’altra parte l’Italia farà fatica, ne uscirà ma dopo gli altri. Io sono per aprire i ristoranti con le norme di sicurezza, ora consegniamo 250.000 tessere di doppia vaccinazione per permettere a chi ha fatto due dosi di uscire, andare al cinema. L’importante però è che controlliamo la movida, il problema non è il ristorante che può stare aperto secondo me fino alle 23, poi alle 23.30 si chiude e da mezzanotte per le strade non ci deve essere neanche un’anima viva”.

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