Un fenomeno che non conosce sosta e che pandemia, restrizioni e obbligo di stare in casa ha addirittura incrementato. È quello della violenza sulle donne per il quale è impossibile abbassare la guardia.

Nasce “S.A.R.A”, il codice per riconoscere e combattere la violenza sulle donne

Ecco allora che la dottoressa Valeria Rossi, titolare della B.A.L.E. Academy, l’unica Accademia italiana sul modello americano, ha creato il Protocollo Codice S.A.R.A. per riconoscere i segnali della violenza e combatterla prima che sia troppo tardi.

‘Scrivici un messaggio, Aspetta una nostra risposta, Rispondici in maniera sicura, Agisci seguendo le nostre indicazioni’. Questo l’acronimo di S.A.R.A., un nome, un’idea, un progetto che si propone di superare quella burocrazia che rende spesso macchinoso il processo di aiuto e scoraggia la vittima a farsi avanti. S.A.R.A. è l’ancora necessaria a tutte quelle donne che vivono situazioni di violenza, è il supporto immediato ed interattivo fondamentale nella fase che precede la denuncia. S.A.R.A. è un aiuto immediato e concreto.

Da qui nasce il protocollo istituito dalla dottoressa Rossi e gestito dalla B.A.L.E. Academy e dall’istituto di vigilanza privata Union Security Spa, rappresentato dal suo Presidente, il dottor Valerio Iovinella, e leader nel settore sicurezza oltre che partner del progetto. La coordinatrice nazionale è Roberta Di Capua, che si occupa del processo di attuazione post attentato operativo. L’obiettivo è la prevenzione contro un fenomeno, la violenza sulle donne, ancora troppo attuale

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