arresti guardia di finanza camorra napoli salerno 12 aprile

E’ il nuovo business della camorra: i carburanti. Questa mattina carabinieri e Guardia di Finanza hanno così messo a segno altri 45 arresti anelle province di Salerno, Brescia, Napoli, Caserta, Cosenza e Taranto. Le accuse sono associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso finalizzata alle frodi in materia d’accise e iva sugli olii minerali, intestazione fittizia di beni e società, e truffa ai danni dello Stato.

Napoli, la camorra del petrolio: altri 45 arresti

I carabinieri del Comando provinciale di Salerno e i militari della Gdf di Salerno e Taranto stanno conducendo in tal senso un’operazione coordinata dalle direzioni distrettuali Antimafia di Potenza e Lecce ed eseguendo due ordinanze applicative di misure cautelari personali e reali emesse dai rispettivi gip. Altre 71 inoltre le persone denunciate a piede libero nell’ambito delle stesse indagini.

Le attività investigative hanno dato modo di accertare l’infiltrazione del clan dei Casalesi e del clan Cicala nel lucroso mercato degli idrocarburi nei territori del Vallo di Diano e del Tarantino. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa tenuta dal procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho alle ore 11 presso il Palazzo di Giustizia di Potenza. L’8 aprile scorso sono stati 90 gli arresti messi a segno dalla Guardia di Finanza tra Roma, Napoli e la Calabria. In manette, in questa circostanza, furono esponenti del clan Moccia e del clan Mazzarella.

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