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Un percorso di riaperture a tappe, graduale ma deciso, che porterà l’Italia verso una parziale normalità. E’ questo il crono-programma che sta immaginando il Governo da qui ai prossimi due mesi. Parola d’ordine: stemperare le tensioni sociali e allentare le misure restrittive per ridare fiato all’economia.

Le tappe delle riaperture: aprile, maggio e giugno

La decisione verrà presa venerdì prossimo. “Se la curva dell’epidemia lo consentirà”, spiega uno dei ministri che segue il dossier, “il governo adotterà un decreto per allentare le misure: Draghi e tutti noi non vediamo l’ora di riaprire in sicurezza anche prima del 30 aprile”.

La data che si immagina è quella di lunedì 19 aprile. Tornererebbero in vigore le zone gialle. E con esse ristoranti e bar che potranno riaprire al pubblico. Si riaprirebbero anche i confini comunali: ciascun cittadino potrebbe muoversi di nuovo liberamente entro l’ambito della propria regione.

Per cinema, teatri, palestre e piscine, invece, si guarda a maggio. Forse inizio del mese. Si pensa al 3 o il 10 maggio (dopo il weekend del primo maggio), con l’introduzione di una zona gialla estesa dunque ad altre categorie commerciali. “Questo sarà il mese del ritorno alla vita e della riapertura delle attività economiche”, ha detto la ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini. Un ritorno che dovrebbe comportare anche la fine di numerosi divieti, compreso quello di non superare i confini regionali se non per “comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute”. E l’abolizione del coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Ma sempre se le varianti del virus non faranno altre brutte sorprese.

Infine c’è il 2 giugno, che il Governo immagina come data simbolica per la riapertura del Paese e per l’inizio della stagione turistica. Ad annunciarlo, intervenendo alla trasmissione Omnibus, come riportato da Ansa, è stato proprio il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. “Dare solo segnali negativi è sbagliato perché l’economia vive anche di aspettative. Monitoriamo settimana per settimana ed è ora di programmare le riaperture”, ha affermato. “In Francia si parla del 14 luglio, negli Usa del 4 luglio, il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi. L’anno scorso non sapevano a cosa andavamo incontro. Questa volta, invece, abbiamo l’esperienza passata e un piano vaccinale che sta procedendo. Stiamo lavorando settore per settore per dare date specifiche”, ha aggiunto. Di seguito il cronoprogramma.

  • 19 aprile – ritorno delle zone gialle (riapertura al pubblico di ristoranti, bar)
  • 3-10 maggio – apertura cinema, teatri palestre e piscine. Fine dei divieti di mobilità tra regioni
  • 2 giugno – riapertura di quasi tutte le attività e abolizione delle limitazioni (ad eccezione dell’obbligo di mascherina e del divieto di assembramento)

La situazione in Campania

Per la Campania molto dipenderà dall’andamento dell’epidemia nei prossimi giorni. Il 19 aprile scadrà l’ordinanza che colloca la regione in zona rossa. Salvo sorprese, anche se il calo dei contagi e del tasso di positività sono lenti, la Campania dovrebbe tornare nella fascia di rischio intermedia, con la riapertura dei barbieri, dei parrucchieri, dei centri estetici e dei negozi di abbigliamento. A fine mese-inizio maggio, se la curva epidemica lo consentirà, si tornerà in zona gialla. Ma a complicare la situazione e ritardare i piani di Governo e Regioni potrebbe essere la riapertura delle scuole, che sicuramente avrà un’incidenza sulla curva dei contagi. Di seguito il possibile cronoprogramma della Campania:

  • 19 aprile – ritorno in zona arancione (riapertura negozi abbigliamento, barbieri, parrucchieri, centri estetici)
  • 3-10 maggio – ritorno in gialla? (cinema, teatri, palestre, piscine)
  • 2 giugno – riapertura di quasi tutte le attività e abolizione delle limitazioni

 

 

 

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