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GIUGLIANO. La nomina di due nuovi assessori e l’assegnazione delle deleghe ha scatenato le reazioni dell’opposizione. C’è chi come Paolo Conte, consigliere di minoranza, definisce uno “schiaffo all’agricoltura” l’assenza di un assessore al ramo e chi come Italia Viva attacca l’amministrazione per le nomine e gli incarichi dati a persone vicine al centrodestra.

Per il consigliere Conte “In un territorio dove insistono più di 600 imprese agricole, si sarebbe dovuta prestare particolare attenzione alle stesse che rappresentano comunque più del 6% del numero totale di quelle che insistono sul nostro territorio. L’agricoltura non è il mercato ortofrutticolo. Sono cose diverse. Così come non va confuso il commercio con le attività produttive, peraltro anch’esse assenti dalle deleghe attribuite e così per la zona A.S.I”.

Le accuse di Italia Viva

Questo invece il comunicato di Italia Viva. “Prendiamo atto che con la nomina dell’Assessore Tonia Limatola (in quota centrodestra) e dell’affidamento dell’incarico di supporto Ufficio di Piano (di fatto, un incarico di forte impatto politico) ad altro esponente della coalizione di centrodestra, ovvero al dott. Vincenzo Mauriello (già assessore della Giunta Poziello), quella che si è presentata alla città come una coalizione marcatamente sbilanciata a sinistra, oggi, assume una forma ibrida, dove le contrapposizioni ideologiche e le insovrapponibili idee programmatiche difficilmente potranno trovare una sintesi politica.

Contrapposizioni che paiono emergere in maniera ancora più preponderante alla luce dell’ulteriore nomina dell’Assessore Rachele Smarazzo, moglie dell’ex consigliere comunale Giuseppe D’Alterio.

Ci chiediamo, ad esempio, quando ci saranno da adottare decisioni importanti in materia di politiche ambientali o politiche di integrazione, quale linea prevarrà, quella di destra o di sinistra?

Come faranno a coesistere la linea di pensiero ambientalista, che si è sempre vantato di portare avanti il marito del neo assessore, oltre ad essere il cavallo di battaglia di uno dei massimi esponenti giuglianesi del partito pentastellato vale a dire l’on. Salvatore Micillo, con l’altra, di stampo leghista e pro termovalorizzatori, sposata (al netto delle poco credibili smentite da campagna elettorale) da Caldoro e Giuseppe Pietro Maisto, rispettivamente candidato Presidente della Regione Campania e candidato sindaco del comune di Giugliano per la coalizione di centrodestra?

E, ancora, come potranno mai convivere la linea di pensiero del PD locale orientata verso l’integrazione totale della comunità rom presente sul territorio giuglianese, con quella propugnata 3 mesi orsono dal candidato sindaco del centrodestra secondo la quale i percorsi di integrazione andrebbero circoscritti soltanto ad una piccola e limitata parte della medesima comunità rom?

Per questo motivo, in occasione del primo consiglio comunale, nel corso del quale dovranno essere presentate le linee programmatiche della nuova amministrazione, chiederemo al sindaco Nicola Pirozzi di chiarire alla città quale direzione intende prendere la sua Giunta, al di là della mera spartizione di poltrone cui stiamo assistendo in questi giorni”.

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