La procura di Roma indaga sull’uso della scorta e dell’auto di servizio da parte della compagna di Giuseppe Conte, Olivia Paladino.

Conte, la Procura indaga sull’auto blu usata dalla fidanzata del premier

Il fascicolo, aperto dal pm Carlo Villani e coordinato dall’aggiunto Paolo Ielo, potrebbe essere trasmesso nei prossimi giorni al Tribunale dei ministri ed è nato da una denuncia dell’esponente di Fratelli d’Italia Roberta Angelilli.

Il fatto contestato risale al 26 ottobre scorso. E cioè quando la Paladino, inseguita dalla “Iena” Filippo Roma, si riparò in un supermercato per sottrarsi alle domande e venne poi recuperata dalla scorta del premier.

Il servizio non è mai andato in onda ma la notizia è stata data dal sito Dagospia, che ha ricevuto un video anonimo di una persona che si trovava al supermercato. Nelle immagini si vede la donna che lascia un borsone alla cassiera e dice a un uomo della scorta di riportarglielo a casa, perché le sarebbe servita l’indomani. I pm hanno acquisito le immagini e sentito Roma e fatto alcune verifiche. L’ipotesi è abuso d’ufficio.

Il chiarimento

Sul caso ci sarebbe un’informativa di servizio inviata al Viminale. Nella relazione consegnata da Palazzo Chigi al ministero dell’Interno, che gestisce le scorte, viene spiegato che gli “uomini del presidente” in quel lunedì si trovavano in “osservazione e controllo al di sotto dell’abitazione della compagna del premier”, in quanto Conte si trovava nell’appartamento della signora Paladino, e i poliziotti attendevano l’uscita imminente del premier.

Nel supermercato di fronte l’abitazione c’è stato un momento di concitazione che ha richiamato l’attenzione di un poliziotto della scorta che, avvicinatosi, è stato chiamato in causa da un addetto del supermercato perché una donna era in difficoltà.

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