Oggi è la giornata decisiva. In base ai dati trasmessi dalla Regione, il Governo deciderà se trasformare la Campania in zona arancione o addirittura in zona rossa. L’andamento dei contagi e la pressione sul sistema ospedaliero fanno propendere sicuramente per un aggravamento delle misure di contenimento. A dirlo, nella giornata di ieri, anche il responsabile dell’Unità di Crisi, Italo Giulivo.

“Campania diventa zona arancione nel prossimo report”: cosa cambia

La Campania – spiega all’agenzia Ansa Giulivo – è zona gialla perché il Governo ha interpretato la situazione al 25 ottobre che era migliore perché avevano assunto misure più cautelative rispetto al resto del Paese. Il Governo guarda il colore nello specchietto retrovisore e questo vuol dire che abbiamo lavorato bene sulla prevenzione. Io penso che con l’analisi dei nuovi dati, prevista nei prossimi giorni, potremmo diventare zona arancione e ciò confermerebbe le nostre preoccupazioni. Sarei perplesso se dovessimo rimanere zona gialla”.

Zona arancione: cosa si può fare e cosa no

Si tratterebbe, in caso di zona arancione, di un vero regime di semi-lockdown. Bar e ristoranti verranno chiusi tutto il giorno e funzioneranno soltanto da asporto o con consegne a domicilio (delivery). Non si potrà uscire dalla Regione e neanche dal proprio comune di residenza, salvo motivi di necessità, salute o lavoro. Resterebbero invece aperti barbieri, tabaccai e alimentari. Si potrà passeggiare o stare in giro ma soltanto entro i confini del proprio comune. Dalle 22 scatta il coprifuoco e sarà possibile circolare soltanto se muniti di autocertificazione.

Zona rossa: si esce solo per motivi di necessità

Se la Campania dovesse scivolare in zona rossa, le restrizioni sarebbero analoghe a quelle del lockdown di marzo. Infatti, oltre alle previste per le altre zone, sarebbero chiusi anche i negozi, salvo alimentari e farmacie e si potrà uscire solo per comprovate esigenze lavorative, di salute, necessità e per portare i bambini a scuola. Tornerebbe l’autocertificazione, sia per circolare nelle aree con le restrizioni più dure sia per il resto d’Italia dopo le 22.

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