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Un like ad una ragazza poi la feroce rissa, Willy ucciso da esperti di arti marziali: voleva solo difendere un amico

willy ucciso colleferro
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Colleferro. “È nato tutto per un litigio tra terzi all’interno del locale per dei like a una ragazza. Francesco stava discutendo con alcune persone e ha tirato un pugno in faccia a qualcuno. Dopodiché Mario gli è andato dietro e ha tirato un altro pugno. Poi sono scappati e hanno chiamato Marco e Gabriele. Quando sono arrivati a piazza Italia, Willy stava salendo in macchina. Il tutto è durato circa dieci secondi, sono scesi dall’auto e hanno menato tutti quelli che si sono trovati davanti. Willy non c’entrava assolutamente nulla, se fossero arrivati 5 secondi dopo sarebbe ancora qui. Da quello che ho capito ha cercato di aiutare un amico che veniva pestato e si è trovato in mezzo. Pesava forse 45 chili contro i 100 loro”. A parlare a Fanpage.it è un ragazzo che conosceva Willy e che andava in palestra insieme a Marco e Gabriele Bianchi, due dei quattro ragazzi accusati dell’omicidio del 21enne. Sulla dinamica che ha portato alla morte del giovane indagano i carabinieri. Subito dopo l’aggressione sono stati fermati Francesco Belleggia, Mario Pincarelli, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Sono tutti e quattro accusati di omicidio preterintenzionale in concorso: al momento sono detenuti nel carcere di Rebibbia.

Willy ucciso da esperti picchiatori

“Loro (gli arrestati N.d.R.) sono molto conosciuti in strada per le prepotenze che fanno – continua il ragazzo – Le persone cercano di evitare il contatto con loro per diversi episodi di violenza successi in passato. Trovano sempre il modo di attaccare in 5 contro 1, 4 contro 1, 10 contro 1. L’hanno fatto anche con me e i miei amici. Qualche mese fa in un locale di Colleferro hanno spaccato la faccia a un ragazzo, gli hanno dovuto mettere 20 punti. Il modus operandi è sempre lo stesso: il piccolo del gruppo va a rompere le palle a qualcuno, poi quando la situazione si surriscalda va a chiamare i grossi”. Secondo quanto raccontato dal ragazzo, i quattro arrestati non erano gli unici ad agire in questo modo. “Hanno preso loro ma è tutta la comitiva che si comporta così”, aggiunge.

Il pm di Velletri Luigi Paoletti ha  formulato l’accusa di omicidio preterintenzionale a carico degli indagati: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, rispettivamente di 24 e 26 anni, di Mario Pincarelli, di 22, e di Francesco Belleggia, di 23, residenti ad Artena e già noti alle forze dell’ordine. I fratelli Bianchi, esperti lottatori di MMA, in particolare avrebbero precedenti per spaccio e lesioni e sarebbero noti in zona per diverse risse.

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