Lutto nel mondo dell’arte e della tv. E’ morto a 71 anni questa notte Philippe Daverio. Il decesso è avvenuto all’Istituto dei Tumori di Milano. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah.

Morto Philippe Daverio: età, cause del decesso

Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, aveva 71 anni. “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte” ha detto Shammah all’Ansa. Ancora da chiarire le cause del decesso, ma sembra che il critico combattesse da tempo contro un cancro che non gli ha lasciato scampo.

Biografia

Philippe Daverio è nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia. Dal 1961 al 1967 ha frequentato il Liceo scientifico francese. Arrivato in Italia per gli studi universitari, ha frequentato il corso di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano, dove hanno avuto inizio le sue molteplici attività legate all’arte.

Tre le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate: la prima, la “Galleria Philippe Daverio”, nel 1975 a Milano in Via Montenapoleone n. 6, dedicata all’arte italiana del XX secolo, presso la quale nel 1984 viene anche aperta una libreria d’arte, a cui segue nel 1986 la “Philippe Daverio Gallery” a New York, anch’essa rivolta all’arte del XX secolo, e nel 1989 una seconda galleria a Milano in Corso Italia n. 49, con uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Specializzato in arte italiana del XX secolo, ha dedicato i suoi studi al rilancio internazionale del Novecento.

Assessore a Milano dal 1993 al 1997 nella giunta Formentini, con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e Relazioni Internazionali, si è occupato della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea distrutto a seguito dell’esplosione della bomba avvenuta in data 27 luglio 1993 partendo dalla ricerca degli sponsor, al coordinamento degli interventi sia tecnici sia amministrativi.

Come gallerista ed editore – nell’81 fonda la casa editrice Edizioni Philippe Daverio: il primo libro pubblicato è del 1977, Guido Balsamo Stella, opera grafica e vetraria, e nell’84 una libreria annessa alla galleria di via Montenapoleone a Milano – ha pubblicato una cinquantina di titoli, alcuni dei quali pubblicati in accordo editoriale con Leonardo Mondadori dal 1981 (Catalogo ragionato dell’opera di Giorgio de Chirico fra il 1924 e il 1929; Catalogo generale e ragionato dell’opera di Gino Severini).

Diverse sono le sue pubblicazioni scientifiche, e numerose quelle divulgative; consulente per la casa editrice Skira, dal 2008 dirige per la casa editrice Giunti di Firenze la rivista Art e Dossier, ed è commentatore, tra le altre testate, per Corriere della Sera, Il Sole 24Ore, Avvenire, Giornale dell’Arte, National Geographic, Touring Club, Vogue, L’Architetto, e QN Quotidiano Nazionale.

Tra le ultime pubblicazioni, nel 2011 è uscito il volume Il Museo Immaginato, edito da Rizzoli, e nel 2012 il volume Il Secolo lungo della Modernità, per la stessa casa editrice, con cui nel 2013 ha pubblicato Guardar lontano veder vicino. Esercizi di curiosità e storia dell’arte, seguito a fine 2014 da Il secolo spezzato delle avanguardie. Nel 2015 sono usciti i volumi La buona strada, L’arte in Tavola e Il gioco della pittura, sempre editi da Rizzoli. Negli ultimi tempi si era occupato anche di una rubrica d’arte per Rai5.

 

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