Se l’aumento dei contagi non frenerà la riapertura delle scuole a settembre potrebbe essere compromessa. Lo dicono gli esperti che invocano in queste ore la responsabilità di tutti, a partire dai ragazzi, e il rispetto massimo delle regole per evitare l’inizio dell’anno scolastico senza alunni nelle classi.

Scuola, incognita riaperture a settembre: mascherine in classe se distanziamento tra i banchi non è garantito

In questo senso l’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un monito. Il direttore aggiunto Ranieri Guerra paventa il pericolo di arrivare al 14 settembre “con un numero di casi che renderebbero la riapertura pericolosissima”.

Dal Lazio l’assessore alla Salute Alessio D’Amato avverte: “Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l’apertura delle scuole in sicurezza”. Intanto il 19 agosto la riunione del Cts si occuperà proprio della riapertura delle scuole. Il Comitato Tecnico Scientifico, secondo quanto già trapelato, ribadirà che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe.

Nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione. La deroga sarà comunque consentita per un periodo limitato di tempo – continuano a ribadire i consulenti del governo per l’emergenza sanitaria – e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto.

“Sto facendo i salti mortali ma vorrei che lo sforzo lo facessero tutti”, ha detto qualche giorno fa la ministra Lucia Azzolina in merito alla situazione sanitaria. Intanto è pronto, e verrà diffuso ai dirigenti scolastici nei prossimi giorni, un testo dell’Istituto Superiore di Sanità su “indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”.

 

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