Giugliano. Forse uno dissidio personale o forse una rapina finita nel peggiore dei modi, ma sicuramente ad uccidere Carmine Fammiano non è stata la camorra. Il 40enne residente a Giugliano, aveva alle spalle qualche piccolo vecchio guaio con la legge, ma sembrava ormai aver messo la testa a posto. Lavorava come fattorino per la consegna delle pizze e si arrangiava con piccoli lavoretti saltuari. Da tutti era conosciuto come una brava persona e un gran lavoratore.

Giugliano, 40enne morto dissanguato

Secondo una primissima ricostruzione degli inquirenti, Carmine Fammiano sarebbe stato aggredito in via Selva Piccola, zona abbastanza isolata della periferia giuglianese. L’uomo avrebbe reagito e affrontato il suo carnefice, tant’è che è stato colpito da un colpo di pistola alla gamba che poi gli è risultato fatale.

Carmine è riuscito a mettersi in auto e fare pochi metri cercando di raggiungere un luogo più affollato dove chiedere aiuto. Purtroppo, però, è deceduto dopo pochi minuti, dissanguato. Il proiettile esploso dal malvivente gli ha perforato l’arteria femorale.

Il primo lancio (leggi qui)

I soccorsi

Inutile qualsiasi tentativo di soccorrere l’uomo. Arrivati sul posto, i medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul caso indaga adesso la polizia, che già nell’immediatezza dei fatti ha ascoltato alcuni potenziali testimoni e la moglie della vittima. Anche le telecamere di videosorveglianza presenti all’esterno delle attività commerciali potrebbero essere d’aiuto alle indagini per identificare chi ha ucciso Carmine. Sul luogo della tragedia sono giunti anche i parenti, tutt’ora ancora sotto choc. L’uomo lascia una moglie e 3 figli.

Le ipotesi

Ciò che è certo è che il 40enne potrebbe essere stato ucciso non per un movente di natura camorristica, ma più probabilmente per un dissidio di natura personale degenerato, poi, nel peggiore dei modi.

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