E’ legato a due persone rientrate dall’Emilia-Romagna dopo il lockdown il nuovo focolaio di coronavirus scoppiato a Palmi, Reggio Calabria. Ben tre quartieri, su disposizione di un’ordinanza regionale, sono stati messi in quarantena. I residenti non possono né uscire né entrare e nessun negozio resterà aperto, tranne quelli che erogano servizi essenziali (alimentari e farmacie).

Palmi (Reggio Calabria), dal Nord al Sud arrivano due contagiati: tre quartieri in lockdown

Sono al momento otto i positivi al Covid-19 nel paese del Reggino. Dopo i quattro casi già registrati nella città del reggino (partiti da una coppia risultata positiva e rientrata dall’Emilia Romagna), altri quattro tamponi, nella giornata di ieri, hanno dato esito positivo.

“Si tratta tuttavia di componenti dei medesimi nuclei familiari nei quali erano già presenti dei casi accertati – specifica il sindaco, Giuseppe Ranuccio,, e quindi membri di famiglie già in regime di isolamento domiciliare. Molti altri tamponi, invece, effettuati nella catena dei contatti ricostruita dalle autorità, hanno dato, per fortuna, esito negativo. Ciò costituisce un piccolo segnale positivo. Al momento risultano dunque in totale 8 casi attivi accertati, appartenenti comunque alle medesime famiglie”.

Tre quartieri in lockdown. I residenti: “Sbagliato riaprire le regioni”

Adesso sono in molti, a Palmi, a puntare il dito contro il Governo centrale e la Regione per la riapertura dei confini regionali e il mancato monitoraggio delle persone provenienti da altre parti d’Italia. Due giovani rientrati dall’Emilia hanno infatti portato il Covid-19 tra i familiari e nel giro di poche settimane ne è nato un piccolo focolaio che ha costretto la governatrice, Jole Santelli, a disporre la quarantena per i tre quartieri Pietrenere-Tonnara-Scinà. Fino al 26 giugno i residenti non potranno spostarsi e uscire di casa se non per ragioni di stretta necessità.

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