Napoli. Ha sentito urlare “l’ha buttata giù” e, senza alcuna esitazione, si è tuffato in acqua per salvare Amanda Tosi. Diamano Preni, buttafuori di 28 anni, racconta al Mattino quei momenti concitati e il salvataggio della 22enne di Caserta finita in mare dopo essere stata spinta dal fidanzato Gennaro.

Napoli, Amanda spinta sugli scogli dal fidanzato: il racconto del buttafuori

Mercoledì sera Diamano sorvegliava l’ingresso del locale dove la coppia stava trascorrendo la serata fino a quando, presi da un litigio, sono usciti in strada. Ad un certo punto, il 28enne ha visto un gruppo di persone allontanarsi di corsa e ha sentito urlare “l’ha buttata giù”.

“Mi sono precipitato vicino al muretto dove la ragazza era caduta e l’ho vista in acqua, rivolta a pancia in giù. Non ho pensato più a nulla, solo a tuffarmi e prenderla”, racconta il buttafuori al Mattino.

Damiano ricorda ogni istante di quella serata e dice che “non la dimenticherà mai più”. “Ho buttato a terra il cellulare e mi sono tuffato con il giubbotto addosso perché non volevo perdere tempo. Amanda era incosciente e cercavo di afferrarla e metterla sulle mie spalle, arrampicandomi sugli scogli con il braccio libero. La prima cosa è stata rivolgerle la testa fuori dall’acqua e in quel momento ho notato che le usciva schiuma dalla bocca. Il suo corpo era diventato molto pesante e scivolavo sugli scogli”.

Il 28enne chiede aiuto alle persone che erano affacciate al muretto: due ragazzi lo scavalcano e gli danno una mano a salire sulla scogliera con la ragazza sulle spalle. “L’ho sistemata sul marciapiede, posizionandola su di un lato per farle uscire l’acqua dalla bocca e quando si è avvicinato un infermiere, mi sono allontanato”.

Il ricovero

Da mercoledì notte Amanda è ricoverata nel Reparto di Rianimazione del II Policlinico di Napoli in prognosi riservata ma la ventilazione assistita potrebbe essere interrotta nelle prossime 48 ore. Per Gennaro Maresca, il fidanzato accusato di tentato omicidio, è prevista la convalida dell’arresto questa mattina.

“Vorrei incontrarla quando starà meglio – aggiunge Damiano – mi piacerebbe conoscere i suoi genitori perché quando capita qualcosa come quello che ho vissuto, le persone ti rimangono dentro e non puoi dimenticarle più. È una questione di umanità. Auguro ad Amanda di uscire al più presto dall’ospedale e sono veramente felice che stia meglio”, conclude il 28enne.

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