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Focolaio in Arkansas (Stati Uniti) provocato da una festa di liceali in piscina. A riverlarlo il governatore dello Stato, Asa Hutchinson, nel corso del briefing sull’emergenza di sabato.

Arkansas, focolaio di coronavirus scoppiato dopo festa in piscina tra ragazzi

Non si conosce il numero esatto dei contagiati. Ma molti dei nuovi casi registrati in Arkansas sarebbero ricollegabili alla festa organizzata in piscina tra i liceali in occasione del Memorial Day a Ozark. Alcuni dei giovani sono asintomatici; altri, invece, presentano i classici sintomi del coronavirus (tosse e febbre). Nessuno sarebber in gravi condizioni.

«Sono sicuro che tutti pensavano di essere immuni. Sono giovani, stavano nuotando insieme e ne è uscito un exploit di casi positivi», ha dichiarato il governatore. Hutchinson non ha illustrato quanti sono i contagiati né ulteriori dettagli, ma ha spiegato che l’episodio può essere letto come «un incoraggiamento nell’essere disciplinati nelle nostre attività».

Il governatore mostra preoccupazione. In particolare ha aggiunto che l’Arkansas, molto probabilmente, sta andando incontro a un secondo picco, dovuto alla riapertura di tante attività e a un record di tamponi effettuati. Sono state 163 le nuove positività sabato, ma giovedì le autorià sanitarie hanno registrato ben 455 casi. I contagiati sono oltre 5700 dall’inizio della pandemia, i deceduti 115.

La Cnn sottolinea come questo episodio in piscina sia solo uno dei casi di contagio multiplo derivante da un evento al quale hanno partecipato molte persone. Nelle scorse settimane almeno 180 persone sono state infettate durante una funzione religiosa, mentre in 91 sono stati contagiati da un parrucchiere che ha lavorato per otto giorni nonostante presentasse chiari sintomi della malattia.

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