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Forse in molti non lo hanno capito: il coronavirus c’è ancora. E l’Italia – Campania compresa – è ancora nel pieno dell’emergenza. Eppure c’è chi ha interpretato la fase 2 come un ritorno immediato alle vecchie abitudini. E così, mentre si registrano ufficialmente 18 contagi di rientro dalle regioni del Nord, in piazza Gramsci, a Giugliano, i lettori ci segnalano la presenza di assembramenti e comitive.

Giugliano, comitive di ragazzi in piazza: ma il virus c’è ancora

In piedi o a cavalcioni sulla panchina. Sono tanti i ragazzi, spesso giovanissimi, che nel primo giorno di allentamento delle misure del lockdown si sono riversati in strada per radunarsi nel centro storico della città. Quasi tutti sembrano indossare mascherine, ma nessuno rispetta la distanza di sicurezza.

L’atteggiamento sconsiderato soprattutto tra le fasce più giovani richiama alla responsabilità i genitori. I rischi di una riesplosione del contagio in questa fase sono ancora altissimi. I più piccoli sono meno esposti ai rischi dell’infezione perché asintomatici, ma possono costituire un veicolo di trasmissione in casa e trasmettere il virus a nonni e zii.

Gli episodi di oggi pomeriggio si sommano a quelli già segnalati in giornata su alcuni mezzi di trasporto. In particolare alla Cumana, tra le stazioni di Licola e Montesanto, decine di passeggeri hanno viaggiato ammassati lungo il tragitto per poi riversarsi fuori dai convogli senza che ci fossero le condizioni per il rispetto del distanziamento sociale. Tra qualche giorno sapremo se la fase 2 funziona, o se il Governo sarà costretto a reintrodurre misure di contenimento più severe.

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