Inchiesta sulle estorsioni del clan De Rosa di Qualiano, assolti due giuglianesi. Si è concluso oggi il processo a carico di Vincenzo Coppola (Nipote del Boss Napolitano Francesco) e Pietro Giappone (in foto) con l’assoluzione degli stessi da parte della I sez. Coll. B tribunale di Napoli Nord.

ESTORSIONI CLAN DE ROSA, ASSOLUZIONE PER COPPOLA E GIAPPONE

I due erano accusati di un’estorsione compiuta ai danni del titolare di una pescheria di Qualiano, imputati per il reato di estorsione aggravata dall’art. 7 al fine di agevolare il Clan dei Qualianesi. Il Coppola, unitamente al Giappone Pietro, non avevano optato per il rito abbreviato come gli altri computati nell’ambito dell’operazione nei confronti di Quaranta Mario, Mario Quaranta, Biagio Vallefuoco, Antonio Guercia, Vincenzo Coppola, Giovanni Ciccarelli, Guido Montiere e Paolo Mauriello, tutti residenti nell’hinterland di Giugliano. Il blitz dei carabinieri era scattato nel gennaio 2019 (LEGGI QUI).

A seguito di un dibattimento dove sono state ascoltate le persone offese, ed il collaboratore di giustizia Filippo Caragallo Caragallo, pentito del clan Mallardo di Giugliano. E’ emersa l’innocenza dei due imputati, rispettivamente difesi dagli avvocati Alessandro Caserta e Rocco Trombetti per Coppola, e dagli avvocati Salvatore D’Antonio e Nicola Basile per Giappone Pietro. Dopo 18 mesi di custodia cautelare, quindi, tornano in libertà i due per non aver commesso il fatto.

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