agostino corsetti giugliano

E’ polemica sui soccorsi di Agostino Corsetti, il 45enne di Giugliano stroncato ieri da un arresto cardiaco a casa, in via Labriola. La paura del coronavirus e i ritardi dei sanitari del 118 avrebbero probabilmente bruciato minuti preziosi che potevano servire a salvarlo.

Agostino Corsetti muore d’infarto: polemiche sui soccorsi

A spiegare quanto successo è stato il nipote, Ciro, in un gruppo social della città. “Un’altra bellissima giornata di quaratena – racconta -. Ad un certo punto della mattinata, mio zio inizia ad avvertire un po’ di pesantezza sulla spalle, fino a che comincia ad avere qualche piccola difficoltà respiratoria”.

Parte la chiamata del 118. A fare la telefonata è la moglie di Agostino. Ma dall’altro capo del telefono rispondono solo dopo 15 minuti di attesa. Invieranno un’ambulanza. Il tempo scorre ancora.  Intanto sono passati 45 minuti: gli sguardi dei due coniugi si incrociano e lei si accorge subito che lui non respira. Comincia a urlare e a chiedere aiuto alla sorella e al nipote.  “Sono arrivato lì dopo poco – racconta il nipote – , mio zio era steso sul letto. I due bambini chiusi in camera”.

“Ho spinto sul suo petto – prosegue Ciro -, ho spinto, ho spinto ancora con tutta la forza che avevo, fino a che i soccorsi sono arrivati, dopo un ora o poco più da quando era stato lanciato l’allarme. Non c’era più niente da fare: Agostino Corsetti è morto.  “Forse i soccorsi non avrebbero potuto fare nulla – si sfoga il ragazzo -. Forse. Però ora mi chiedo come sarebbero andate le cose se fosse arrivato qualcuno subito. L’ospedale dista a piedi 7 minuti. Correndo sarei arrivato in meno di 5”.

Emergenza coronavirus

Probabilmente i ritardi nei soccorsi sono dovuti anche al sovraccarico di lavoro che stanno sostenendo in questi giorni medici, infermieri e personale del 118. Tutti sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza del Covid-19 e il numero di pronto intervento riceve ogni giorno migliaia di segnalazioni nella sola Campania. La salma di Agostino non sarebbe stata neanche trasportata in ospedale. Nessun tentativo di rianimarlo presso una struttura sanitaria.

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