reddito di cittadinanza

Reddito di cittadianaza. Per molti beneficiari l’ultima ricarica che hanno ricevoto è stata quella del mese di gennaio. Da febbraio, con la questione del rinnovo del documento ISEE una buona percentuale dei cittadini si è vista sospedere il sussidio.

L’INPS, infatti, ha effettuato una nuova verifica dei requisiti economici necessari per beneficiare della misura, con un conseguente ricalcolo del beneficio secondo i nuovi parametri indicati nella DSU aggiornata. Per tanta gente, il nuovo ISEE ha certificato il superamente delle soglie reddituali. A fronte di ciò l’INPS ha smesso di erogare il beneficio.

Attenzione: non per tutti coloro a cui il reddito di cittadinanza non è stato ancora pagato è scattata la decadenza della misura. È probabile, infatti, che questo sia solamente sospeso e che la ricarica verrà effettuata a breve. (leggi qui)

RdC, “la mano arancione”

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Come scoprire lo stato del vostro reddito di cittadinanza? Basta andare nella propria area privata del sito Inps e verificare lo stato della domanda. Nel caso in cui troviate una “mano rossa” sotto il pagamento di febbraio significa che il reddito (o la pensione) di cittadinanza vi è stato tolto. La “mano arancione”, invece, indica una semplice sospensione.

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Reddito di cittadinanza decaduto: cosa fare?

Se il reddito di cittadinanza è decaduto a causa del nuovo ISEE c’è poco da fare. Inutile, infatti, presentare una nuova domanda in quanto verrebbe comunque respinta. Cosa fare allora? L’unica soluzione è richiedere prima l’ISEE corrente e poi provare a presentare una nuova domanda.

Questo perché l’ISEE corrente è quello strumento che permette di aggiornare il valore ISEE dei cittadini ai quali la situazione lavorativa (o economica) è peggiorata rispetto a quella di due anni prima.

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Ricordiamo, infatti, che l’ISEE ordinario prende come riferimento redditi e patrimoni relativi al 2018. Con l’ISEE corrente – che come vedremo di seguito può essere richiesto solamente in determinate condizioni – si prende invece in esame la situazione concernente al 2019.

Quindi, qualora l’ISEE corrente certifichi una situazione reddituale peggiore di quella indicata nell’ISEE ordinario, allora si potrebbe fare una nuova domanda del reddito di cittadinanza così da sbloccare l’erogazione del beneficio.

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Non tutti possono richiedere l’ISEE corrente. Ciò è possibile solo al verificarsi di alcune situazioni, quali:

  • una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente (o di trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti IRPEF),
  • in alternativa una varizione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%.

Quindi, chi lavorava nel 2018 ma poi è stato (ed è ancora) disoccupato può richiedere l’ISEE corrente. Parimenti possono farlo anche quei nuclei familiari per i quali c’è una variazione reddituale tra 2018 e 2019 pari almeno al 25%.

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