Antonio Ciontoli chi è storia omicidio marco Vannini anni processo

Omicidio Vannini: nella puntata del 27 febbraio de “Le Iene” la vicenda di Antonio Ciontoli, l’ex militare accusato dell’omicidio del giovane Marco Vannini. Il caso giudiziario è sempre più controverso: qui la ricostruzione dei fatti e cosa rischia Ciontoli.

Antonio Ciontoli: chi è. Anni e storia

Nato a Caserta, Antonio Ciontoli ha 51 anni ed è un ex maresciallo della Marina militare in carico al Rud (Raggruppamento Unità Difesa dei servizi segreti). E’ uno dei protagonisti dell’omicidio di Marco Vannini, caso di cronaca nera tra più controversi degli ultimi anni. Ciontoli, ex militare, è infatti accusato di aver ucciso il 20enne. L’omicidio è avvenuto a Ladispoli, in provincia di Roma, circa 5 anni fa, ma l’esatta ricostruzione dei fatti è ancora avvolta nel mistero.

Il processo e la condanna

Ciontoli, al momento, risulta essere condannato per omicidio. Il caso è tornato alla ribalta qualche tempo fa. Quando cioè Ciontoli si è visto ridurre la pena a soli 5 anni, notizia che aveva suscitano indignazione e scalpore. Ma la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza e rinviato il caso alla Corte d’Appello, che dovrà esprimersi nuovamente e valutare se si è trattato di omicidio volontario o colposo.

La ricostruzione della sera dell’omicidio

Il ruolo di Antonio Ciontoli in questo omicidio è alquanto ambiguo. Infatti è impossibile ricostruire con esattezza il caso Vannini, poiché vi sono importanti omissioni, buchi e incongruenze. Partiamo da quello che è certo. L’omicidio di Marco è avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, nella villa dell’ex militare, padre della sua fidanzata Martina. Il ventenne stava facendo un bagno in vasca quando è partito il colpo, per poi essere lasciato agonizzante per tre ore. Oltre al padre e alla figlia, in casa quella sera erano presenti anche la moglie di Ciontoli, Maria Pezzillo, il fratello Federico Ciontoli e la fidanzata Viola Giorgini.

Antonio Ciontoli ha sempre dichiarato che la morte di Marco è avvenuta a causa di un colpo di pistola partito per errore; tuttavia la dinamica del presunto incidente domestico non è mai stata provata in dibattimento. Nella sentenza di primo grado Ciontoli è stato condannato a 14 anni per omicidio volontario, e gli altri imputati a 3 anni per omicidio colposo. Tuttavia, in secondo grado vi è stato un colpo di scena: i giudici della Corte d’Appello hanno mutato l’accusa da omicidio doloso a omicidio colposo, e la pena detentiva inflitta è scesa a soli 5 anni.

Antonio Ciontoli: il caso arriva a Le Iene

Il caso di Antonio Ciontoli sarà analizzato anche questa sera a Le Iene. La redazione ha deciso di occuparsi del caso perchè per la famiglia del giovane ventenne, oltre al danno arriva anche la beffa. Infatti la famiglia Ciontoli dopo la condanna in appello a 5 anni e 200mila euro di risarcimento da versare ai familiari di Marco Vannini, ha venduto tutte le proprietà e chiuso i conti in banca. Al momento la famiglia della vittima ha versato solo 3mila euro di anticipo sulle tasse da pagare per il risarcimento, di cui però non se ne vede nemmeno l’ombra.

Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha dunque aperto un’azione disciplinare nei confronti del pm Alessandra D’Amore, responsabile delle indagini del caso Vannini, sospettata di aver violato i doveri di diligenza ed efficienza, cosa che ha provocato notevoli incertezze sul caso e ingenti danni alla famiglia della vittima.

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