truffa coronavirus

Napoli. Truffa Coronavirus a Napoli, è allarme in città. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto invita la cittadinanza a non aprire la porta di casa a chi intende consegnare materiale sanitario per fronteggiare il Coronavirus. In un post pubblicato su Facebook scrive: “L’ufficio di Protezione Civile di Ercolano ha ricevuto segnalazioni di persone che riferiscono di essere state contattate telefonicamente per la consegna di mascherine, tamponi, etc. Non è vero. Non aprite a nessuno, non è prevista alcuna consegna di materiale da parte di personale autorizzato. Sono gli sciacalli a fare queste cose, sicuramente sono dei grandi schifosi».

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Napoli, truffa porta a porta

Il primo cittadino invita a condividere l’informazione con conoscenti e soprattutto con quelle persone che non utilizzano internet. Analogo problema anche a San Giorgio a Cremano. “Ci hanno segnalato che truffatori potrebbero fingersi paramedici incaricati dall’Asl o dipendenti del Comune e bussare alle porte soprattutto di anziani, millantando di effettuare gratuitamente test per il coronavirus, con l’obiettivo accedere alle abitazioni private e compiere furti o rapine» scrive il sindaco Giorgio Zinno sul profilo Facebook. «Respingete chiunque si presenti con questa motivazione, anche se indossa false pettorine o divise. Né il Comune né la Asl, né la Croce Rossa, né alcun altro ente invia dipendenti a casa. Pertanto non lasciate accedere nessuno alla vostra abitazione; chiamate subito le forze dell’ordine che abbiamo già provveduto ad allertare”.

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Napoli, truffa Coronavirus: la denuncia del consigliere Borrelli

Contestualmente, Francesco Emilio Borrelli, consigliere dei Verdi in Regione Campania e membro della Commissione sanità regionale, denuncia su Facebook la vendita di mascherine per proteggersi dal Coronavirus all’interno del Policlinico di Napoli: “È lo sciacallaggio del Coronavirus – scrive sui social – Ambulanti che vendono abusivamente mascherine in ospedale e disinfettanti in vendita sui social a 499 euro. Abbiamo segnalato la questione a tutte le aziende sanitarie. Fermiamo questi sciacalli che lucrano sulle paure delle persone». «La gente, soprattutto a causa dei bombardamenti legati ai rischi del virus cinese, comincia ad avere paura e a prendere tutte le preoccupazioni possibili, talvolta anche eccessive, per evitare il contagio ed è così, che in questo clima di terrore, subentra lo sciacallaggio di chi tenta di lucrare sui timori della popolazione”.

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