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Revocati gli arresti domiciliari per Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Il tribunale del Riesame di Napoli ha revocato gli arresti per l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di corruzione, falsità in atti pubblici, rivelazione di segreto d’ufficio e abuso d’ufficio. Per lui i giudici hanno disposto l’obbligo di dimora fuori dalla Regione Campania.

Le ipotesi di reato

Secondo la tesi sostenuta dai pm coordinati dal procuratore Maria Antonietta Troncone, le autorizzazioni rilasciate per l’ampliamento della clinica sono “carenti” e non rispondono alle esigenze paesaggistiche. Stando alle risultanze delle perizie ordinate dagli inquirenti, le concessioni rilasciate alla clinica Pineta Grande sono frutto di un accordo illecito tra i funzionari pubblici e Vincenzo Schiavone.

Secondo i pm, Vincenzo Schiavone avrebbe anche cercato di “avvicinare” il pm titolare delle indagini dopo aver saputo dell’inchiesta a suo carico. Tale comportamento, si legge nella nota diramata stamane dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, “è sintomatica dell’attitudine dell’indagato a inquinare le prove”.

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