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Erano stati arrestati dagli agenti della polizia di stato di Giugliano ad ottobre con accuse pesantissime: associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate ai danni di istituti bancari, con un bottino complessivo di quasi mezzo milione di euro.

Giugliano, processo contro la banda dei rapinatori: rinviati a giudizio

Il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Napoli Nord ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di tutti gli indagati, chiedendo il processo. La decisione arriva nonostante il Tribunale del Riesame avesse disposto la scarcerazione di tutti gli arrestati accogliendo in parte le tesi difensive degli indagati.

Infatti il Tribunale del Riesame, presieduto dalla Dottoressa Paola Russo, Giudici a latere Marina Cimma e Gabriella Pepe, ha assunto una decisione che ha stravolto l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord Dott.ssa Vera Iaselli: scarcerazione per tutti gli indagati per il reato di associazione per delinquere (per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza) e scarcerazione con concessione degli arresti domiciliari per:

Palma Felice, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, che era detenuto presso il carcere di Isernia;
Di Lorenzo Giuseppe, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, che era detenuto a Poggioreale;
Mauriello Salvatore, Iovine Giosuè e D’Ausilio Michele, difesi dall’avvocato Antonio Peluso, che erano detenuti a Poggioreale.

A processo anche Panico Francesco, difeso dagli avvocati Fabio Curcio ed Antonio Pollio, attualmente detenuto presso il carcere di Isernia e Tuccillo Valentina, difesa dall’avvocato Antonio Pollio, attualmente detenuta presso il carcere di Pozzuoli.

Le rapine

Secondo l’accusa, i malviventi avevano preso di mira le filiali della Banca Popolare di Bari. La banda era composta da sette persone (6 uomini e una donna, Valentina Tuccillo). A tutti si contestano i reati di associazione a delinquere, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e falso. Le rapine sono sette, di cui sei portate a termine e due tentate (tra 7 novembre 2017 e 4 settembre 2018). La banda le ha perpetrate a Napoli, e nelle province del capoluogo campano e casertano (Frattamaggiore, Giugliano, Succivo).

Ingente il bottino complessivo. Oltreltre 420mila euro tra cui anche appena 50 euro, frutto di un colpo messo a segno nella filiale di Frattamaggiore, sottratti a una cassiera. Gli investigatori hanno delineato tutti i ruoli ricoperti dai componenti la banda che entravano in azione armati di pistola, taglierini e fascette di plastica per immobilizzare i presenti.

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