michele emiliano

E’ il giorno delle elezioni primarie del Centrosinistra in Puglia. Il grande favorito resta il governatore uscente, Michele Emiliano, che come ricorda Repubblica, punta ad ottenere il secondo mandato, candidandosi quindi in vista delle prossime regionali che si terranno in primavera.

Saranno circa 300 i seggi in tutte le provincie pugliesi, attraverso cui si potrà decidere il nome del leader a sinistra, e oltre a Emiliano, si potrà votare il consigliere regionale Fabiano Amati (Pd), l’ex europarlamentare Elena Gentile (Pd), e infine, il sociologo Leonardo Palmisano del partito Possibile.

I seggi sono aperti fino alle ore 20:00 di questa sera. Potranno votare tutti i cittadini italiani, quelli dell’Unione Europea, o gli extracomunitari dotati di regolare permesso di soggiorno, residenti ovviamente in Puglia e che entro lo scorso 31 dicembre abbiano compiuto i sedici anni di età. Le operazioni di voto saranno vigilate da oltre 1000 volontari. Una volta che i seggi saranno chiusi, si procederà allo scrutinio delle schede ed entro domenica prossima, 19 gennaio, dovrebbe emergere il nome del prescelto

Chi è Michele Emiliano

Michele Emiliano è un politico e magistrato italiano. Mantenendo in aspettativa il proprio incarico nella magistratura ha ricoperto la carica di sindaco di Bari dal 2004 al 2014 e di presidente della regione Puglia dal 26 giugno 2015.

Sindaco di Bari

Nelle elezioni amministrative, svoltesi il 12 e 13 giugno 2004, Emiliano è eletto a sorpresa sindaco di Bari al primo turno con la coalizione di centro-sinistra, battendo il candidato del centro-destra, Luigi Lobuono, con il 53,8% dei consensi. La sua lista civica, la Lista Emiliano per Bari, ottiene una notevole affermazione e il maggior numero di eletti in consiglio comunale.

Il 14 ottobre 2007 è eletto segretario regionale del Partito Democratico in Puglia, prevalendo sul senatore Antonio Gaglione. Carica che ricopre fino al 2009, dal 2009 al gennaio 2014 è presidente regionale del PD Puglia.Si ricandida a sindaco alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009, dove ottiene al primo turno il 49,01% dei voti, con un distacco di poco più di 6.000 voti sul candidato del centro-destra ed ex sindaco di Bari, Simeone Di Cagno Abbrescia (46,05%). Riconfermato sindaco di Bari al ballottaggio del 21 e 22 giugno 2009 con il 59,8% di voti. Famose sono state le battaglie intraprese dalla giunta Emiliano contro l’ecomostro di Punta Perotti e sulla bonifica della Fibronit.

Michele Emiliano e la presidenza della regione Puglia

Alla fine del 2009 si parlò di lui come il possibile candidato del centro-sinistra alla presidenza della Puglia in vista delle elezioni regionali del 2010. Il Partito Democratico si era trovato davanti all’indisponibilità dell’UDC di accettare la candidatura di Nichi Vendola a Presidente della Regione Puglia. Il leader dell’UDC chiese al Partito Democratico la candidatura di Michele Emiliano. Quest’ultimo dopo avere per circa due mesi reiteratamente dichiarato la sua indisponibilità a candidarsi, venne candidato dal segretario regionale del Partito Democratico. Questi non aveva concordato preventivamente la mossa con lo stesso Emiliano. Dopo qualche giorno e sotto la pressione di D’Alema, Bersani e Casini, Emiliano venne costretto ad accettare la candidatura.

Chiese però la tutela dell’amministrazione comunale in corso equiparando la legge elettorale della Puglia a quella di ogni altra Regione italiana e cioè abrogando l’obbligo di dimettersi imposto ai sindaci per poter presentare la propria candidatura a Presidente della Regione o a Consigliere Regionale.

Michele Emiliano eletto segretario regionale del PD pugliese

Nel febbraio 2014 venne eletto segretario regionale del Partito Democratico pugliese. Dopo aver vinto le primarie del Partito Democratico in Puglia, vince anche le elezioni regionali del 31 maggio 2015, con il sostegno del PD, del Partito Comunista d’Italia, dei Popolari per l’Italia e delle liste civiche Emiliano Sindaco di Puglia (SC – IdV – Partito del Sud), Noi a Sinistra per la Puglia (SEL – La Puglia in Più), Popolari (UdC – CD – Realtà Italia), La Puglia con Emiliano (Iniziativa Democratica per la Puglia) e Pensionati e Invalidi Giovani Insieme riuscendo ad essere eletto alla presidenza della Regione Puglia con il 47% dei voti.

Nel 2016 in qualità di Presidente della Regione Puglia presenta una proposta per la decarbonizzazione degli impianti tarantini dell’Ilva basata anche sulle risorse stanziate per la realizzazione del Tap. Il 3 dicembre 2018, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale che stabilisce che i magistrati non possano avere tessere di partito, Emiliano annuncia di non rinnovare l’iscrizione al PD, restando comunque nell’area del centro-sinistra.

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