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Dramma a Revere, in provincia di Mantova. Un ragazzo di 29 anni è morto avvelenato dalle esalazioni di monossido di carbonio di una stufa a gas. A riportare la tragica notizia è “La Voce di Mantova”.

Revere, morto per una stufa a gas

Secondo quanto ricostruito, il giovane aveva acceso una stufa per riscaldare il locale del bagno in procinto di farsi una doccia. Per un probabile malfunzionamento, l’apparecchio ha però prodotto delle esalazioni che si sono rveialte fatali. Poco dopo è stato ritrovato in fin di vita nel bagno.

Il 29enne abitava in località Zello. Di professione muratore, si era trasferito da pochi giorni da Ostiglia in un appartamento concesso in affitto da un uomo del posto. E’ stato proprio lui a fare la tragica scoperta. Quando si è presentato nell’abitazione per portare della leggna con cui alimentare la stufa, ha trovato il corpo del 29enne esanime a terra.

I soccorsi

L’uomo ha immediatamente allertato i scocorsi. I tentativi dei sanitari del 118 si sono però rivelati inuitli. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Suzzara e di Castelmassa e i carabinieri di Borgo Mantovano, a cui sono state affidate le indagini. Sembra scontato il decesso per cause naturali. A provocare la morte del ragazzo le esalazioni da monodossido della stufa usata per riscaldare il bagno.

Il precedente

L’ultimo episodio simile si è registrato a Corigliano, in Calabria. Il 29 dicembre scorso un uomo di 85 anni, Giuseppe Curia, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione, presumibilmente avvelenato dai gas sprigionati da una bombola che aveva in casa.

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