L’amore terreno per un uomo avrebbe prevalso su quello di Dio e così il monastero è costretto a chiudere. Una madre superiora del monastero di San Bernardo Tolomei di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, è stata allontanata dal suo convento ed è tornata allo stato laicale.

Suora si innamora di un uomo

La struttura – un tempo abitata da frati cappuccini – era stata riaperta nel 2015 dalle suore benedettine olivetane. L’allontanamento della responsabile ne ha decretato però adesso la chiusura, almeno momentanea. Suor Maria Teresa tornerà allo stato laicale, anche se non è chiaro se per iniziativa della monaca, o per un ordine perentorio. A sentire lei, la vicenda è più dolorosa di una love story con il lieto fine. “Quello che sto subendo – ha detto sempre a la Repubblica –  mi segnerà per la vita, e sarà difficile che in futuro io voglia ancora avere a che fare con la Chiesa”. E anche sulla storia d’amore, suor Teresa si mostra ferita: “Hanno voluto dire così, lasciamo che lo dicano, la faccenda è molto più complicata di quanto sembra”.

La chiusura del monastero

Quello che è sicuro, comunque, è che l’antico convento dei Padri Cappuccini di Sansepolcro da quattro anni gestito dalle suore benedettine olivetane dopo una complessa ristrutturazione curata proprio da suor Teresa, quarantenne pugliese, non era diventato solo un centro di spiritualità, tanto meno un luogo isolato, ma anche una struttura che, con i suoi 19 posti letto nel monastero e i 20 bungalow nel bosco, garantiva ospitalità a pellegrini e turisti. ​​​​”La gente piange per la chiusura del monastero – dica affranta suor Teresa – e piango anch’io”.

 

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