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La Torrese nel caos per frode fiscale. La società di calcio di Torre del Greco nell’occhio del ciclone. Oggi i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro patrimoniale per un importo complessivo di circa 225 mila euro, nei confronti dell’Associazione Sportiva e dei relativi rappresentanti legali. Sono tutti ritenuti responsabili di frode fiscale.

Le indagini sulla Torrese per frode

Le indagini condotte dagli uomini della Guardia di Finanza hanno consentito di ricostruire un  quadro dal quale emerge il ricorso alla fatturazione di costi totalmente inesistenti. Il tutto con lo scopo di abbattere la base imponibile. Nel dettaglio, l’Associazione “Torrese” si è artatamente precostituita, detenendole ai fini di prova, fatture per operazioni inesistenti per oltre 160 mila euro. Tra i costi fittizi l’utilizzo di un campo di calcio per gli allenamenti, cene ed altri eventi conviviali di “squadra” nonché acquisti di altri prodotti e servizi in realtà mai avvenuti.

Il commercialista nei guai

Dalle indagini emerge soprattutto la figura del “gestore di fatto” della “Torrese”, Simone Onofrio Magliacano – già recentemente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere emessa nell’ambito di un procedimento instaurato da questa Procura per il reato di “associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale”. Di fatto sarebbe lui il commercialista della squadra.

Con l’attuale provvedimento i militari della Guardia di Finanza ha così sottoposto a sequestro giudiziario il profitto dell’evasione fiscale perpetrata. Nel dettaglio si tratta di oltre 35 mila euro di IVA evasa e quasi 190 mila euro di imposta sui redditi sottratta indebitamente alla tassazione del fisco. In tale ottica, sono stati individuati e sequestrati il denaro presente sui conti correnti degli indagati per un valore complessivo di circa 225 mila euro.

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