alessio romanazzi morto taranto

Lutto a Taranto per la morte di Alessio Romanazzi, la giovane promessa del calcio stroncata da una leucemia pochi giorni prima di compiere 15 anni. Soffriva della malattia da quasi due anni ormai. A 9 anni, orfano di madre, con suo fratello gemello aveva iniziato a giocare a calcio in quella che poi diventò la New Team di Leonzio Sgobba, una squadra che aggrega oltre 80 ragazzini e si allena nel campetto all’interno dell’Istituto Maria Immacolata.

“È diventato un grande progetto di recupero dei ragazzi di strada – racconta ancora Sgobba – e siamo riusciti a formare anche un gruppo di catechismo nella nostra parrocchia di Sant’Antonio, dove insieme per anni siamo arrivati addirittura a prendere i sacramenti fino alla cresima. Alessio era un bambino dolce, che sorrideva alla vita, nonostante le tante difficoltà. Un giorno in allenamento vidi che aveva un gonfiore al collo e lui mi disse che era una puntura di zanzara. Purtroppo, però, non era così, era il sintomo della malattia”.

Alessio era la punta di diamante, l’attaccante da 30 gol. Tifava Milan, viveva in una casa famiglia ma negli ultimi due anni le cure l’hanno portato lontano: prima a Bari, poi a Roma e infine all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

La notizia del decesso di Alessio Romanazzi ha fatto in fretta, come troppe volte accade negli ultimi anni, il giro della città. “Un altro piccolo pezzo del nostro futuro è andato via per sempre”, ha scritto sulla sua pagina social l’associazione Genitori Tarantini. “Mi scrivevi che ero grande…ma mai grande quanto il vuoto che lasci nella tua casa e nel cuore di chi ti ama…porta il tuo sorriso in paradiso e riscalda il cuore di chi ti vuole bene. Ti verrò a trovare, piccolo grande guerriero”, il ricordo di Salvatore.

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