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Caivano. Dieci anni vissuti nella paura, senza mai dar voce alla violenze subìte. Una storia agghiacciante quella di Angelica (nome di fantasia), che sin dall’età di 5 anni è stata abusata dallo zio materno nella zona del Parco Verde. Soltanto oggi, all’età di 15 anni, la vittima è riuscita a denunciare i soprusi del parente. Soprattutto grazie al supporto di un’amica, con la quale confidava le angherie e le violenze perpetrate negli anni, mai svelate alla famiglia e segnalate ai carabinieri.

Un calvario iniziato nel 2007. Aveva appena compiuto 18 anni, l’orco, e senza alcuna pietà aveva stuprato la nipotina. Stando alla dichiarazione della vittima, lo zio approfittava di lei soprattutto quando entrambi erano da soli, lontani dagli occhi degli altri parenti. La maggior parte delle violenze venivano consumate in macchina, lontano da occhi indiscreti. Lo zio conduceva la piccola in auto e si allontanava per poi abusare di lei.

Un incubo vissuto per dieci anni. E di cui, Angelica, si è liberata oggi, dopo aver raccontato il suo passato all’assistente sociale della onlus, nonché associazione frequentata da entrambe le ragazzine. Con tatto e delicatezza l’assistente sociale ha rassicurato Angelica dicendole di informare la famiglia.

Sotto choc la madre della vittima, rimasta all’oscuro per molto tempo di quello che accadeva a sua figlia. La donna è corsa dai carabinieri della caserma di Casoria e ha denunciato tutto. Senza risparmiare alcun dettaglio. Il fascicolo è poi arrivato sulla scrivania del procuratore aggiunto e del pubblico ministero.

Il magistrato si è mosso immediatamente, avviando così le indagini. Le lesioni cutanee e interne di Angelica sono state accertate da una lunga serie di controlli e visite mediche. Lo zio, a cui è stata notificata un’ordinanza di  misura cautelare in carcere, è stato tradotto  pochi giorni dopo a Poggioreale.

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