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E’ una morte ancora avvolta dal mistero quella di Nicola Marra, il 20enne di Chiaia morto a Positano dopo una serata al “Music on the Rocks”, suggestiva discoteca che affaccia sul mare.

Le ultime ore di vita sono un vero rebus per gli investigatori, che stanno cercando di ricostruire gli ultimi passaggi di Nicola prima di precipitare in un dirupo e morire dopo un volo di venti metri. I punti fermi, per ora, sono pochi: è sabato sera, Nicola, in compagnia di alcune ragazze di Pozzuoli, decide di uscire per andare a ballare. E’ incerto se andare a Capri o a Positano, decide per la costiera amalfitana.

I tre trascorrono una bella serata. Nicola beve moltri drink, forse troppi. In molti lo vedono spesso consumare alcolici al bancone. Verso le 4 e 30 del mattino, è preso da una strana irrequietudine. Non trova il cellulare (che verrà poi recuperato da alcuni ragazzi e consegnato agli amici), esce sotto la pioggia battente, senza ritirare il cappotto dal guardaroba, e si dirige verso la sua macchina.

Questo è l’ultimo passaggio certo. Le amiche rientreranno con un altro conoscente a Napoli. Le telecamere di videosorveglianza riprendono Nicola mentre si allontana dalla sua vettura con la camicia stretta tra i denti. Dove era diretto? Perché era solo e piangeva? Alcuni riferiscono di averlo visto mentre tentava di scalvacare un altro ingresso del Music sotto la pioggia battente; altri riferiscono di voci provenienti dalla spiaggia che invocavano aiuto. Altri che lo hanno visto piangere, in preda a “vampate di calore”.

Gli investigatori escludono comunque che si sia trattato di suicidio. Nicola era uno studente di Giurisprudenza iscritto alla LUISS di Roma, figlio di professionisti della città (la mamma è una nota avvocatessa matrimonialista). Amava la vita, gli piaceva viaggiare. Non aveva una ragazza fissa. Più probabile, invece, la pista dell’incidente: Nicola si sarebbe perso, in preda allo stato di ubriachezza, e poi avrebbe perso l’equilibrio finendo nel dirupo, oppure è finito a mare, annegando, per poi essere trasportato dalla corrente sugli scogli. Soltanto l’autopsia potrà fare definitiva luce sulle cause del decesso.

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