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Un gesto studiato nei minimi dettagli quello di Luigi Capasso, il carabiniere originario di Secondigliano. Forse pensato da giorni, da mesi. L’uomo ha ucciso le figlie e poi si è tolto la vita. La moglie, Antonietta Gargiulo, aveva già pensato di fare un esposto presso la questura di Latina dopo aver subito un’aggressione da parte del marito fuori dal posto di lavoro, in presenza dei colleghi e poi anche a casa, con le piccole che ascoltavano.

Sono agghiaccianti i nuovi dettagli che trapelano dalle indagini svolte dai militari. Nell’abitazione dell’uomo è stata ritrovata una busta grande, all’interno della quale i carabinieri hanno trovato altre  altre cinque buste più piccole. Cinque missive con cinque diversi destinatari in cui l’uomo si rivolge a genitori e fratelli. Alla madre ed al padre spiega le ragioni del suo gesto. Sono stati gli esposti della moglie e la sua chiamata al 113 di un mese fa la causa scatenante della sua scelta omicida e suicida.

Inoltre Capasso ha dato dettagliate indicazioni sulla gestione di questioni in sospeso. Poi si arriva al particolare agghiacciante. In una busta, è stato ritrovato un assegno da 10.000 euro che il carabiniere omicida aveva destinato al pagamento dei funerali.

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