Sta girando. Tantissimi hanno trascorso il Natale in casa. E’ l’influenza del 2017, particolarmente aggressiva e in rapido aumento, soprattutto nei bambini. Dall’inizio della sorveglianza dei medici sentinella, si è raggiunta la quota di un milione di casi di sindromi influenzali, come segnala l’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità.

La fascia d’età più colpita è quella dei bambini sotto i cinque anni, meno colpite invece le fasce adulte. Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata e Calabria sono le regioni maggiormente colpite. Il livello di incidenza del virus è paragonabile a quello osservato nella scorsa stagione influenzale. Stando agli esperti quest’anno l’influenza sarà la peggiore degli ultimi decenni: in Australia, per esempio, ha già fatto 52 vittime, anche tra i giovani e i bambini.

I sintomi. Ma quali sintomi presenta questa nuova ondata di influenza? I sintomi possono essere lievi, importanti o molto severi e generalmente compaiono da uno a quattro giorni dal contagio. L’Influenza 2017 tende a manifestarsi con sintomi particolarmente caratterizzati come febbre alta, tosse secca, astenia, mal di testa, brividi di freddo immotivati, dolori addominali, mal di gola, naso congestionato, difficoltà a prendere sonno e dolori articolari.

Nei soggetti più deboli come anziani, cardiopatici o bambini in tenerissima età, l’influenza può avere anche decorso fatale. Basta pensare che lo scorso anni, 68 persone sono morte in Italia per le conseguenze dell’influenza in concomitanza con la presenza di altre patologie gravi. La trasmissione del virus dell’influenza tra le persone avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.  Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può essere fondamentale per limitare la diffusione dell’influenza.

Le misure di protezione personali, non farmacologiche, sono state valutate recentemente dall’ECDC (Centro Europeo per il Controllo delle malattie): lavaggio delle mani, buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani), isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.

I rimedi. Diventa importante quindi la prevenzione: lavarsi le mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto o con il braccio quando si starnutisce o tossisce, e in particolare restare a casa quando si presentano i sintomi dell’influenza. Ma il rimedio più efficace resta il vaccino. La vaccinazione avviata un mese e mezzo fa è ancora in corso. E’ consigliabile fino a fine dicembre, prenotandola presso il proprio medico di famiglia o il pediatra di libera scelta, a seconda dell’età di chi deve vaccinarsi. “Da novembre è partita la campagna per la vaccinazione antinfluenzale da parte dei pediatri – spiega ancora Pancani – sta riguardano un buon numero di bambini, i piccolissimi, fino a 5 anni di età, i fratelli di bambini piccoli e quelli che hanno le malattie croniche.”

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