Una pistola a cui legare un punta di trapano per infrangere il finestrino. E’ questa la nuova tecnica usata dai rapinatori nell’hinterland giuglianese per mettere a segno i colpi ai danni degli automobilisti. E’ così che Vincenzo Alfano, 38enne di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, ha rubato un Rolex da 5mila euro lo scorso giorno a Qualiano. L’uomo, in Via Santa Maria a Cubito, armato di una semiautomatica e calzando un casco integrale, ha avvicinato un professionista 33enne del posto e sotto la minaccia dell’arma lo ha rapinato del suo Rolex “Datejust”, dileguandosi poi in sella ad uno scooter Honda.

Durante la fuga è stato notato a Villaricca, lungo Via Consolare Campana, da un cittadino la cui attenzione è stata attirata dalla velocità con cui quello scooter fuggiva e ha immediatamente chiamato il 112. La Centrale Operativa ha fatto così convogliare sul luogo della segnalazione la pattuglia della Stazione di Qualiano, già sulle sue tracce, che lo ha definitivamente bloccato. Pistola e scooter sono stati sequestrati.

L’arma era stata modificata con un’ “appendice”: con del nastro adesivo nero era stata aggiunta al calcio dell’arma una punta da trapano per infrangere i vetri, o per rendere più incisiva la minaccia. L’orologio, del valore di 5.000 euro circa, trovato ancora addosso al rapinatore, è stato restituito al proprietario. L’arrestato è stato tradotto a Poggioreale. La tecnica del “trapano” pare si stia diffondendo tra i malviventi perché permette di velocizzare i tempi del raid: con un’unica arma si infrange il finestrino e si minaccia l’automobilista intimandogli di consegnare preziosi e contanti.

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