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Dopo la movimentata giornata di ieri in cui gli studenti delle scuole napoletane hanno deciso di occupare gli istituti, oggi anche le scuole del comprensorio hanno fatto la loro mossa ed hanno occupato i complessi. Itis, De Carlo, Minzoni, tutti gli studenti uniti in un solo intento: far sentire la propria voce.

LICEO DE CARLO – L’occupazione al liceo De Carlo proseguirà anche questa notte. In classe dormiranno gli studenti maggiorenni. Al De Carlo, dopo un incontro con la preside, questa mattina hanno deciso di occupare per diversi motivi. Da un lato legati strettamente all’istituto, quali la sostituzione delle gite con degli stage formativi che a detta degli studenti sono troppo selettivi e aperti solo a pochi. Dall’altro motivi esterni legati alla politica nazionale. In un documento che i 4 rappresentanti hanno redatto si legge: “Siamo preoccupati per le riforme portate avanti dal governo Renzi, come la buona scuola e la legge di stabilità. Siamo contro la privatizzazione della scuola pubblica. Chiediamo che la buona scuola si debba costruire tutti insieme e che la meritino tutti”. E ancora “la protesta ha come scopo di cambiare le cose e abbiamo il diritto di farlo perchè ne va del nostro avvenire essendo noi il futuro, ma soprattutto la speranza della nostra Italia”.

IPIA MARCONI – Al Marconi invece le motivazioni della protesta si sono concentrate soprattutto sul jobs act del governo Renzi. A preoccupare gli studenti è soprattutto l’abolizione dell’articolo 18 che dovrebbe essere prevista nella nuova riforma del lavoro.

MINZONI – Sospese le lezioni anche all’istituto professionale Minzoni. La protesta dei ragazzi nasce anche qui dalla riforma della scuola e dal jobs act. In stato di agitazione anche il liceo di Melito Kant.

 

 

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